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Pioggia di euro sulle auto elettriche

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Incentivi Al via in autunno: cinquemila euro per chi acquista entro il 2012

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Aldi là del nome tuttavia il Campidoglio tira dritto e sugli incentivi all'elettrico passa dalle parole ai fatti. Sia nel parco auto pubblico sia in quello privato e commerciale. Il primo concreto passo è stato quello di sfruttare gli oltre 4 milioni di euro messi a dipsosizione dal ministero dei Trasporti dal 2008 ma ancora non spesi. «Sostanzialmente ci muoviamo in quattro direzioni strategiche - spiega l'assessore capitolino all'Ambiente, Marco Visconti - a settembre arriveranno 14 auto elettriche per gli spostamenti di servizio del Servizio Giardini e dell'Osservatoriao per la riduzione dei gas inquianti; metteremo poi a disposizione dei mezzi elettrici ai vigili urbani dei gruppi I, II, III e XVII; entro l'anno l'Acea potrà contare sui primi 40 porter eletrici e nel 2012 ne arriveranno altri 40; entro il 2011 anche Ama e Atac avvieranno il rinnovo del parco mezzi». E se il buon esempio dovrebbe sempre partire dall'istituzione mai come in questo caso risulterà fondamentale la conclusione del progetto già in fase di realizzazione del car sharing completamente elettrico nel centro storico entro il 2015. Un esempio che dovrebbe seguire il privato grazie anche alla nuova legge appena votata dalla Camera e che sarà operativa dopo l'estate che prevede da parte del ministero dei trasporti 60 milioni di euro di incentivi per l'acquisto di mezzi elettrici fino a 5mila euro. «Occorre creare una rete che coinvolga pubblico e privato affinché la mobilità elettrica diventi normalità. A tal fine stanno partendo in questi giorni delle lettere del sindaco per la redazione di un "manifesto per l'elettrico" rivolto agli operatori del commercio, alle grandi multinazionali affinché si impegnino a favore dell'ambiente anche con il rinnovo del parco mezzi, In autunno poi convocheremo una Conferenza degli operatori commerciali per raccogliere adesioni e suggerimenti e dunque valutare insieme gli incentivi da programmare».

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