Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Primavalle nel mirino degli investigatori.

default_image

  • a
  • a
  • a

Sì,perché secondo chi indaga, l'omicidio di Simone Colaneri è stato commesso da qualcuno che lo conosceva e che abita in zona. E che avrebbe deciso di fare fuoco contro la vittima per vendetta. È questa la convinzione della Squadra Mobile che da 48 ore sta interrogando chi lo conosceva e soprattutto chi aveva avuto dei diverbi con l'uomo nelle ore precedenti al delitto. Non solo. Sotto esame anche alcuni episodi avvenuti nei giorni e nei mesi scorsi: la vittima, infatti, secondo quanto riferito dai residenti, diverse volte ha aggredito passanti e commercianti. «Abbiamo una nostra idea su chi possa aver ucciso Simone, magari qualcuno non troppo distante da questo quartiere. Tutti lo temevano e l'unico modo per liberarsi di lui era ucciderlo con una pistola». A parlare sono alcuni amici di Simone Colaneri, il giovane romano di 30 anni. Ieri alcuni suoi amici hanno posato dei fiori sul luogo dell'omicidio per ricordarlo. Sul fronte delle indagini, dunque, continua il lavoro degli investigatori per far luce sulla vicenda. Alla Mobile stanno ascoltando delle persone con cui Colaneri, soprannominato «er teppista», aveva litigato recentemente. Il giorno prima di morire, il giovane aveva aggredito anche alcune persone all'ospedale Santo Spirito dove era stato portato, tra cui un vigilante, mentre nella pizzeria «Mister pizza» aveva litigato con un pregiudicato di 45 anni. Non è escluso che chi ha fatto fuoco contro «er teppista» abbia le ore contate. Le indagini puntano infatti a individuare l'assassino tra i pregiudicati della zona: si potrebbe trattare di un regolamento di conti legato allo spaccio oppure di un gesto di violenza commesso dalla vittima contro la «persona sbagliata». «Roma non è né la Chicago degli anni '20 né il Far West, ma neanche ci dobbiamo arrivare». Pertanto «dobbiamo capire cosa c'è dietro questi omicidi, uno per uno». Così il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ieri mattina è tornato a parlare di sicurezza, dopo l'omicidio consumatosi a Torrevecchia, ultimo di una serie di delitti che hanno colpito la città nei mesi appena trascorsi. «Non possiamo sottovalutarli, soprattutto quando si spara di giorno in mezzo alla strada», ha aggiunto il sindaco precisando che «ho sollecitato il Questore e le forze dell'ordine a un'attentissima analisi: serve una strategia quartiere per quartiere, per contrastare e prevenire la violenza». Au.Par.

Dai blog