Piovono emendamenti sul Piano Casa regionale
.Qualcuno avrebbe sentito persino le urla della governatrice per l'assenza del numero legale in aula, mentre il vice presidente della Giunta e assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti guardava l'orologio. Nonostante il clima nei giorni scorsi avesse comunque rasserenato gli animi, sono stati depositati 4.389 emendamenti. Un numero elevato che rischia, complice un po' di doveroso ostruzionismo, di far slittare l'approvazione finale del piano prevista per domani. A fare "due conti" tra il serio e il faceto, il capogruppo Sel ed ex assessore al Bilancio, Luigi Nieri: «Sono stati depositati 4.389 emendamenti al Piano casa, distribuiti in 395mila copie. I subemendamenti sono 800 stampati in 72mila copie. Il costo è di 1 centesimo a copia per carta, toner, elettricità, per un totale di 4.670 euro. Ancora, si tratta di 2.300 chili di carta costati l'abbattimento di 47 alberi». Un po' per questo, un po' per altro, nel suo intervento in Aula, Luciano Ciocchetti ha fatto appello ai consiglieri di lasciare soltanto gli emendamenti di merito, eliminando quelli squisitamente ostruzionistici, anche perché «abbiamo raccolto alcune istanze delle minoranze, specie del Pd eliminando gli interventi di monetizzazione sui cambi di destinazione d'uso e per la demolizione e ricostruzione, e alcune istanze sollevate da Sel e dagli altri gruppi, per trovare la soluzione più condivisa possibile. Io non credo che il Piano che ho scritto sia il vangelo - ha detto il vicepresidente della Regione -. Credo che il confronto, il sale della democrazia, sia utile a migliorarlo». Poi qualche numero di una proposta di legge «strategica per il territorio, per rilanciare il settore edilizio, le Pmi e uscire dalla crisi. Solo per la parte degli ampliamenti sono attivabili 3,1 milioni di cubature per 1,24 miliardi di investimenti e 21 mila posti di lavoro. Solo con questa parte riusciremmo a recuperare i posti di lavoro che si sono persi negli ultimi due anni». Decisiva poi la sottolineatura per quanto riguarda l'emergenza abitativa: «Il giorno dopo l'approvazione di questo Piano l'Ater di Roma potrà avviare la costruzione di 4000 case popolari». E sullo stesso punto ha insistito l'assessore alla Casa Teodoro Buontempo: «Ci sono 30 mila famiglie sfrattate che tra due anni rischiano di diventare 50 mila. Si tratta persone alle quali adesso non siamo in grado di dare aiuto. Se questo Consiglio approvasse con forza il mutuo sociale contenuto in questa legge sarebbe una vittoria per tutti». Il Piano Casa approda alla Pisana a nove mesi dall'approvazione in giunta. Chissà se la cicogna sarà, almeno stavolta, puntuale.