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Fermati quattro nigeriani in missione per uccidere

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Ierii carabinieri hanno arrestato quattro nigeriani con la missione di uccidere. A Roma, Padova e Aversa (Caserta), tra i 26 e i 41 anni. Alla base del conflitto sanguinario una guerra tra bande per il controllo di droga e prostituzione. La Capitale è al centro di questa contesa, dove gli investigatori sospettano pure che sia arricchito dai soldi provenienti dal racket sulle attività commerciali gestite da africani. I bagliori di guerra si sono visti: il 31 marzo, con il ferimento di un 31enne da parte di un gruppo di nigeriani; il 3 aprile, con la risposta dell'altro sodalizio, che ha lasciato a terra un 25enne ritenuto a capo dei rivali. Tutte e due i raid sono avvenuti tra Tor Bella Monaca e Borghesiana. I carabinieri della Compagnia di Frascati del capitano Giuseppe Iacoviello hanno marcato strette le gang. Ad aprile hanno fatto irruzione nelle case dove si trovavano undici appartenenti del secondo gruppo. Dall'orizzonte però sono spariti quelli del primo, trasferitisi dai loro sodali in altre città. Ieri i quattro stavano andando a colpire uno di loro, a Padova. C'era pure "Ecomog", figura carismatica perché con un passato da militare, col nome addosso proprio di una delle formazioni di fuoco. A Roma gli affari di droga vengono governati e difesi a colpi di violenza, lo sfruttamento delle prostitute invece viene assicurato dall'uso della magia nera, del vudù africano, tenendo in un cassetto le ciocche annodate dei capelli delle vittime: un sortilegio che suscita il condizionamento della prostituta la quale, quando avrà pagato il suo prezzo, potrà riavere la sua ciocca con nodo sciolto e diventare a sua volta una sfruttatrice di prostitute del vudù. Fab. Dic.

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