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Rogo Tiburtina: a Termini si viaggia verso la normalità

Caos e disagi dopo l'incendio alla stazione Tiburtina

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Si va normalizzando, a due giorni dall'incendio alla stazione Tiburtina, la situazione alla stazione Termini di Roma. I treni partono e arrivano da stamani segnando ritardi che solo in pochi casi arrivano ad un'ora. Le maggiori criticità vengono registrate sulle linee che transitano da e per Ancona, Foligno, Perugia, Orte e Spoleto: i convogli partono infatti dalla stazione Ostiense. Presi d'assalto, nonostante il numero delle persone sia diminuito, i punti informazione e le pettorine arancioni che forniscono senza sosta informazioni ai disorientati passeggeri. Chi vorrà prendere un treno ad alta velocità, informano, potrà fare il biglietto a bordo in accordo con il capotreno e senza pagare la sovrattassa. Bloccate o molto a singhiozzo le prenotazioni per la Tav online, mentre funzionano regolarmente quelle per i regionali. Colonna sonora della stazione centrale della capitale, gli altoparlanti che si scusano per il disagio arrecato quando viene comunicato un ritardo. Tra chi attende pazientemente di sapere se riuscirà a partire c'è anche l'attrice Nancy Brilli con il marito e due valige che si augura di non essere incappata in uno degli sfortunati treni ritardatari.   LA RABBIA DI ALEMANNO "Non è ammissibile che il principale cantiere italiano venga investito da un incidente del genere e che non ci sia chiarezza nè sui costi" ne' sull'assenza della "prevenzione necessaria" a evitare l'incendio che ha colpito la stazione di Roma Tiburtina. Così il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, questa mattina è tornato a parlare del rogo in uno dei principali scali della città. "Le Ferrovie dello Stato hanno avuto un problema, vedremo di chi è la responsabilità ma sicuramente non è nè della citta' ne' del Comune. Quindi dovremo avere un risarcimento per quanto stiamo facendo per affrontare i disagi", ha aggiunto il sindaco che poi ha ribadito: "non siamo ancora in grado di quantificare" i costi che la citta' di Roma dovra' sostenere a causa dei disagi conseguenti all'incendio. "E' una situazione in itinere e non sappiamo quanto durera'" questo stato di cose. "Certamente - ha concluso Alemanno - non deve pagare la cittadinanza".   UN TRENO OGNI MEZZ'ORA Le Fs forniscono l'aggiornamento della circolazione regionale alle 14 di oggi. La circolazione su 6 delle 8 linee FR non registra particolari criticità ( FR4 dei Castelli, FR3 - Roma -Viterbo, FR6 Roma - Cassino, FR8 Roma - Nettuno e FR7 Roma - Formia). Per quanto riguarda invece le linee interessate agli eventi di Roma Tiburtina la situazione è la seguente: FR1(Orte-Roma-Fiumicino) la stazione di Roma Tiburtina è stata aperta al servizio viaggiatori con l'accesso dal lato Pietralata. Si attende l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco per la riapertura del lato Nomentano. Quindi al momento non è possibile il collegamento diretto tra la metropolitana, linea B, e i treni. La frequenza è di un treno ogni mezz'ora. Nelle fasce pendolari, 5,30-9, tutti i collegamenti sono stati effettuati con treni doppi così da garantire l'offerta ordinaria. Stesso programma per la fascia pendolare pomeridiana delle 16,30-19,30. FR2 (Roma -Tivoli -Pescara): alcuni treni raggiungono Roma Termini altri terminano la corsa alla stazione di Roma Prenestina. Inoltre alla stazione di Roma Tiburtina fermano tutti i treni del trasporto regionale provenienti o diretti a: Firenze, Ancona, Foligno e Perugia.   LINEA FR1 ANCORA NEL CAOS «Un disastro. Nessuno ci ha avvisato di niente. Ci hanno fatto scendere qui senza dare spiegazioni ulteriori». Così molti passeggeri che viaggiavano sulla tratta Fr1, quella da Orte, lamentando un'odissea durata anche tre ore, e che sono scesi questa mattina alla fermata della stazione Tiburtina, riaperta da poche ore. «Qui è un casino. È stata un'odissea. Ci abbiamo messo tre ore per arrivare da Orte a Roma, io sono partito questa mattina da Pesaro», ha detto un uomo in giacca e cravatta. «Questa fermata non era prevista - ha spiegato una donna - dovevamo scendere a Ostiense. Ora invece ci ritroviamo qui. Non so neanche dove devo andare. È un casino. Mi hanno detto che la metro rifunziona ma dove la devo prendere?». Sono in tanti a sentirsi spaesati una volta scesi ai binari 24 e 25, gli unici funzionanti della stazione Tiburtina; i passeggeri devono per forza uscire dall'ingresso Pietralata che si trova dall'altra parte del ponte sotto cui passa la ferrovia. È un pellegrinaggio continuo, una volta arrivato il treno, quello che passa attraverso dei marciapiedi tra i cantieri della nuova stazione ed arriva sopra il ponte che divide la Tiburtina nuova dalla vecchia. Sotto il sole di fine luglio e con i trolley "strisciati" i viaggiatori esausti non ce la fanno più: «Oltre al ritardo assurdo - ha commentato un uomo che è partito da Orte questa mattina - ora mi fanno uscire pure qua. C'è gente che da Firenze si è messa nella carrozza alle 6 del mattino! Ma ci rendiamo conto?». «Siamo rimasti intrappolati nel treno per ore - ha detto una ragazza che proveniva da Orvieto -. Io sono partita alle 8.57 da Orvieto e sono arrivata a mezzogiorno. Nessuna informazione, il personale a cui chiedere spiegazioni è davvero poco. Ora ci tocca la metro. Mi sa che quest'inferno non è ancora finito».

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