Ama chiude il bilancio 2010 con un utile di 1,6 milioni
L'assembleadei soci di Ama si è infatti conclusa con l'approvazione del bilancio 2010 che chiude con un utile pari a 1.615.625 euro. L'esercizio dell'azienda chiude così in attivo per il secondo anno consecutivo, facendo meglio del 2009 - quando il bilancio si era chiuso con un utile di un milione di euro - dopo le perdite d'esercizio registrate negli anni 2006, 2007 e 2008 (rispettivamente pari a 9, 36 e a 257 milioni di euro). «L'attività di risanamento, iniziata a fine 2008, ha condotto Ama a una situazione di redditività con una previsione di risultato positivo anche per il corrente esercizio - fanno sapere dall'azienda - Il risultato economico è sostenuto dalla stabilizzazione dei principali indicatori finanziari e patrimoniali, che ha consentito anche di realizzare investimenti in nuovi automezzi, attrezzature e infrastrutture. Così il Margine Operativo Lordo è di 138 milioni con un incremento, rispetto al 2007, di 32 milioni. L'indebitamento verso il sistema bancario si è ridotto di 67 milioni di euro (passando da 688 a 621 milioni di euro). «Dal rischio fallimento a un bilancio per il secondo anno in attivo: questo l'ottimo risultato prodotto dal management di Ama che dimostra la validità dell'azione di rilancio e di governo. Grazie alle scelte di questa amministrazione è stato possibile permettere ad Ama di uscire da una situazione economica critica, che l'ha ridotta a rischio default», dice il presidente della commissione Bilancio del Campidoglio Federico Guidi. Per quanto riguarda il futuro del presidente Clarke e dell'amministratore delegato Panzironi, il consigliere comunale Pd Athos De Luca fa sapere che l'Assemblea dei soci ha rinviato «al 5 agosto in prima convocazione e al 9 agosto in seconda la nomina di ad e Cda. Il rappresentante del Comune ha dichiarato che non ci sono ancora i nomi dell'ad e dei nuovi componenti del CdA che saranno tutti rinnovati compreso il presidente». «Il bilancio approvato è la copia della relazione trimestrale con circa 1,6 milioni di utili, ricavati dall'aumento della tariffa che ha fruttato un gettito di 110 milioni - continua De Luca - L'indebitamento complessivo è di 1730 milioni (nel 2008 era di 1588) e si conferma il debito con le banche di 620 milioni (nel 2008 era di 599); si confermano i crediti verso il Comune di 433 milioni (nel 2008 erano di 184)». Dan. Dim.