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Primarie a sinistra

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Occorreperò mettere già da adesso alcuni paletti. L'idea di primarie già «confezionate» su Zingaretti candidato a sindaco di Roma, così come il silenzio assordante sulle primarie per la guida della Provincia di Roma, inizia a entrare nel vivo del dibattito a sinistra. «I partiti devono fare un passo indietro, cedere un po' di sovranità e lanciare la grande sfida della partecipazione per decidere su chi rappresenterà la coalizione e sul programma da attuare». A parlare è il consigliere della Provincia di Roma di Sinistra, Ecologia e Libertà, Gianluca Peciola. «Prima di parlare di candidati occorre parlare di programmi e sulla base di questi - incalza - avviare le primarie per la scelta di uomini e donne in grado di rappresentare la coalizione e non un solo partito. Insomma riproporre il modello Milano». Una coalizione di centrosinistra dunque che escluda il vecchio schema di un candidato che sintetizzi un'alleanza che va dai moderati alla sinistra. «Quel modello è già superato e, come dimostrato dalle ultime amministrative, perdente - continua Peciola - Rispetto poi alle proposte offensive dell'Udc sul programma in regione, come il piano casa, ci auguriamo che non si tenti un accordo diretto tra l'Udc e il candidato presidente». Definire dunque in modo chiaro il precorso delle primarie anche per la Provincia. Senza se e senza ma. Altrimenti non è affatto escluso che i cittadini potranno scegliere anche Massimiliano Smeriglio per il Comune di Roma e Gianluca Peciola per Palazzo Valentini. Sus. Nov.

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