Martedì l'assemblea dei soci dell'azienda capitolina per l'igiene ambientale è chiamata ad approvare il bilancio
Finoa pochi giorni fa, contestualmente, avrebbe dovuto nominare anche il nuovo consiglio di amministrazione con un sostanziale rinnovo del presidente e dell'amministratore delegato, Marco Daniele Clarke e Franco Panzironi. Il rimpasto obbligato della giunta capitolina della settimana scorsa però ha rimesso in discussione equilibri e poteri. Anche dei vertici dell'Ama, la cui designazione è slittata al 3 agosto. O almeno così è stato scritto in agenda. E se il "fedelissimo" di Alemanno, l'ad Panzironi avrebbe già espresso la volontà di lasciare, stanco dei ripetuti attacchi, è pronto a seguirlo anche l'augelliano presidente Clarke. Per due motivi. Il ticket con Panzironi che verrebbe meno e un passo indietro della corrente augelliana che ha incassato non solo la conferma di due assessori in giunta, Cavallari e Belviso, ma raddoppiato con la nomina a vicesindaco di quest'ultima. Una carta quella dell'Ama che Alemanno è costretto a giocare (se non altro perché una delle ultime) per ricucire rapporti e ridefinire equilibri all'interno del Pdl. Ecco allora che tra le ipotesi al vaglio anche quella di nominare amministratore delegato Giovanni Fiscon, da un paio di decenni in Ama e subentrato come Ad ad Ama Servizi ambientali, a Stefano Andrini (altro fedelissimo del sindaco). Una nomina che sa di tecnico in odore di centrosinistra. Una parte dell'opposizione potrebbe infatti guardare di buon occhio la nomina di Fiscon alla guida della cabina di regia di Ama. A girare però è anche il nome di Mario Marotta, direttore del dipartimento Sviluppo della Regione, legato all'assessore regionale Pietro Di Paolo. Un modo per rasserenare i rapporti tra Alemanno e il «suo» assessore regionale ai Rifiuti che, secondo alcuni, si sarebbero un po' raffredati a causa del sito alternativo a Malagrotta. E i rampelliani? Non staranno certo a guardare e chissà se proprio la presidenza dell'Ama non possa far riconciliare i "gabbiani" con il sindaco. In una delle riunioni per il rimpasto della giunta capitolina si sarebbe infatti parlato di un rientro nell'amministrazione capitolina di Laura Marsilio. Una donna alla guida di un'azienda comunale rinsalderebbe ulteriormente poi la volontà di quel rispetto delle quote rosa che è costato il posto al vicesindaco Cutrufo.