Incendio alla stazione Tiburtina, disagi e ritardi a Termini
Treni soppressi, ritardi di una o due ore nelle partenze e passeggeri infuriati perchè costretti a viaggiare in piedi nelle carrozze. Queste le ripercussioni a Termini dell'incendio divampato poche ore fa nel cantiere della nuova stazione Tiburtina. File di persone ai box informazioni e una folla di passeggeri davanti ai cartelloni delle partenze: chi seduto sulle valigie, chi per terra, ma tutti con le orecchie "dritte" per ascoltare i messaggi diffusi dall'altoparlante: «È scoppiato un incendio - ha commentato una donna - e ora quando partiremo? Non è possibile, questa è proprio sfiga: iniziamo bene le ferie!». Sono in tanti invece a lamentarsi di dover viaggiare in piedi: le carrozze di un treno diretto a Venezia, che porta già un'ora di ritardo, sono strapiene: «Siamo come sardine - si è sfogata una signora - e dovremo stare così per tutto il viaggio. Il treno su cui dovevamo viaggiare noi è stato soppresso e ovviamente i posti di questo convoglio sono tutti già occupati. Ci tocca rimanere qui nello spazio tra le porte d'uscita e i bagni». «Sono già due ore che aspettiamo - ha detto un signore che insieme alla sua famiglia è diretto a Verona - ora ci hanno dirottati su un altro treno, ma dovremo viaggiare in piedi. Questa è un'odissea che mi costerà pure 70 euro a biglietto».