Se telefonando...
Quante azioni si compiono mentre si guida? Quante volte ci si distrae mentre si sta al volante? Purtroppo accade molto spesso. E se si considerano i pericoli e gli imprevisti che esistono in una città sarebbe opportuno pensare soltanto a guidare rispettando la legge. Sono decisamente pochi però gli automobilisti che rispettano il codice della strada. Basta trascorrere qualche ora in auto o in sella a una moto per rendersi conto che la maggior parte dei conducenti oltre a guidare fanno altro: mangiano, giocano con la radio o con il navigatore satellitare. Ma soprattutto parlano al cellulare. Ma senza auricolari, come prevede, appunto, la legge. E l'uso del telefonino mentre si guida è una delle cause di incidenti più diffusa, insieme con l'alta velocità e la guida in stato d'ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Quando si tratta di cellulare non c'è distinzione tra uomini e donne, anziani e giovani. A volte neanche chi svolge un lavoro per il pubblico, come guidare un autobus, un taxi oppure un Ncc evita di impugnare il cellulare, comporre il numero di telefono, togliendo quindi dal volante una mano: un automobilista per avere il massimo della sicurezza mentre guida dovrebbe infatti tenere sempre entrambe le mani sul volante, cambiare la marcia e rimettere la mano al suo posto. Ma quante persone lo fanno? Basta fare un giro per la città per verificare che è raro incrociare un automobilista diligente. Da Roma sud a Roma nord, da est a ovest la situazione è sempre la stessa. Ci sono anche casi di incidenti provocati a causa di una conversazione che sarebbe stato meglio fare una volta scesi dalla vettura. Proprio quello stato di nervosismo dovuto alla telefonata può infatti portare l'automobilista a compiere azioni impulsive ed errate: sterzare all'improvviso, frenare in maniera troppo brusca rispetto all'esigenza e non usare la segnaletica per indicare i cambiamenti di direzione. Tutte azioni che mettono a repentaglio sia l'incolumità del conducente, sia quella degli altri. C'è anche chi, pur di fare contemporaneamente più azioni possibili, lascia addirittura il volante e guida con le ginocchia perché le mani sono impegnate nel fare altro. Il discorso vale anche per i centuari che incastrano il cellulare tra il casco e l'orecchio per poter parlare. Oppure c'è chi, pur di non fermarsi pochi secondi, sceglie di inviare messaggini mentre tiene con una sola mano il manubrio: se in quel momento il motociclista è costretto a frenare all'improvviso non è detto che riesca a restare in piedi. Insomma, siamo di fronte a una serie di comportamenti che abbassano il livello di sicurezza e alzano invece la percentuale di incidenti stradali, più o meno gravi. E si tratta nella maggior parte di casi di azioni che potrebbero essere evitate: basterebbe pensare a quali possono essere le conseguenze di stare al cellulare senza auricolare per cambiare idea. Ogni giorno, infatti, nella Capitale sono decine e decine gli incidenti: un numero che potrebbe scendere se i romani cominciassero ad avere più rispetto della legge.