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Scatta la tassa e in ospedale regna il caos

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L'unicacosa sicura è che negli ospedali regna una gran confusione. Il sistema informatico è stato aggiornato solo a fine mattinata («Ci voleva Mandrake per farlo subito», ha detto la Polverini), quindi chi si è presentato prima delle 12 non ha dovuto pagare l'aumento. Il Recup regionale invece non è in grado di dare informazioni e alle Asl non è stata data alcuna comunicazione ufficiale. In questo marasma si è levata la protesta dei cittadini che fino all'ultimo hanno sperato in un ripensamento della Regione: «Siamo tartassati, è assurdo lucrare sulla salute». Dal San Camillo al San Giovanni fino all'Umberto I regna l'incertezza. Chi ieri mattina si è presentato al San Camillo per pagare una visita specialistica si è reso conto che non ci sono avvisi o tariffari aggiornati che spieghino le novità. La signora Maria, in fila al Cup, è spaesata: «Con questa tassa chi spende di più mi passa avanti? E io che ho prenotato la tac due mesi fa e spendevo 51 euro pagherò il rincaro?». All'ufficio informazioni la tranquillizzano: «Tranquilla, lei non perderà la priorità acquisita, ma la maggiorazione dovrà pagarla». Peccato che al Cup, prima dell'aggiornamento del sistema informatico, le avevano assicurato: «Se ha prenotato prima non pagherà la maggiorazione». Quando la Lait, poco dopo mezzogiorno, aggiorna il sistema informatico, ci si accorge che l'aumento di 10 euro è subito effettivo. Mauro si sfoga: «Sono qui per una visita, prima spendevo 24 euro, ora 34. Mi hanno detto che sono stato sfortunato, che se mi fossi presentato prima dell'aggiornamento, non sarei incappato nella tassa». Anche al San Camillo i pazienti sono su tutte le furie. «Ho prenotato una visita dal cardiologo da 20,66 euro e un elettrocardiogramma da 11,62 - dice Francesca - Ora dovrò pagare altri 10 euro, una maggiorazione così alta è assurda». Prima di mezzogiorno al Cup le operatrici non sapevano ancora cosa sarebbe successo: «Non ci hanno fatto sapere nulla, ci accorgeremo dell'aggiornamento delle tariffe direttamente dal computer». E così è stato. Giuseppe Scaramuzza del Tribunale del Malato mette il dito nella piaga: «Hanno aggiornato il sistema delle tariffe e alle Asl non hanno ancora inviato nessuna comunicazione ufficiale». Impossibile avere informazioni. Chi ieri ha telefonato alla direzione medica del San Giovanni, per sapere se dovrà pagare la maggiorazione per le visite prenotate in precedenza, si è sentito dire: «Sappiamo degli aumenti ma a questa domanda non sappiamo rispondere, è nebbia fitta». Stessa scena al centralino del Recup regionale: «Non ci hanno dato informazioni, chi ha già prenotato si rivolga direttamente agli sportelli dell'ambulatorio dove ha l'appuntamento». C'è però chi è riuscito a sfuggire all'aumento del ticket. Sono tutti coloro che hanno scelto di pagare la visita presso un tabaccaio con il tagliando inviato a casa dal Recup quando la maggiorazione non era ancora entrata in vigore.

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