Niente Nuvola senza ex velodromo
Ultimatum Eur Spa al Comune: approvare la delibera o stop al cantiere di Fuksas
L'amministratoredelegato di Eur Spa Riccardo Mancini lancia l'ultimatum al Comune in occasione della presentazione del bilancio della società che, a meno di due anni dell'insediamento dei nuovi vertici, segna un utile netto pari a oltre 8 milioni di euro dopo un 2009 chiuso in perdita. La conferenza stampa convocata si trasforma in pochi minuti in un'occasione per «togliersi alcuni sassolini dalla scarpa», dirà chiaramente il presidente Borghini. E il primo sassolino si chiama proprio Ex Velodromo. Il vecchio stadio del ciclismo, da anni inutilizzato, era stato abbattuto nel luglio 2008 per farne la Città dell'acqua e del benessere ma a distanza di 3 anni, al suo posto è rimasta una grande buca recintata. L'Eur Spa ha cambiato l'accordo di programma che prevede ora il trasloco della caserma dei Vigili del Fuoco di via Vivona proprio nell'area dell'ex Velodromo, ma soprattutto la costruzione di 4 palazzine da 5 piani per un totale di 80% dell'area destinata a servizi pubblici, verde e parcheggi e un 20% a residenze private. «Se questo significa che io voglio fare il palazzinaro come mi si accusa...», commenta ironico Mancini. Dalla vendita degli immobili l'Eur ricaverebbe almeno 50-60 milioni di euro, soldi «che servono per andare avanti». E proprio qui sta il punto: «Il Centro Congressi è un grosso impegno per Eur Spa, o lo Stato ci dà 150 milioni per completare la Nuvola oppure Eur deve fare qualcosa per avere gli utili». Questione spigolosa per una società che risponde agli azionisti. Dunque l'affondo dell'ad: «Se la Commissione Urbanistica di Roma Capitale non approverà la valorizzazione del nostro patrimonio, in particolare il rilancio dell'area dell'ex Velodromo, chiederò agli azionisti di intervenire e se ciò non avverrà fermaremo il cantiere della Nuvola. Non mando Eur Spa in default». Un discorso che non sono piaciute a Umberto Marroni, capogruppo Pd in Campidoglio: «Il Comune di Roma ha finanziato per centinaia di milioni di euro la nuvola di Fuksas. È grave che Mancini voglia mettere sotto ricatto il Consiglio». Così come non piace ai comitati di quartiere il progetto, che parlano di «una colata di cemento». Un incontro con gli abitanti è previsto per il 21 luglio, poi Borghini e Mancini ripresenteranno le loro istanze alla Commissione Urbanistica che dovrebbe pronunciarsi a settembre.