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Alemanno decide: Belviso vicesindaco

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Il sindaco Alemanno con Sveva Belviso

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Si è conclusa praticamente alle 16 di ieri la crisi «rosa» della giunta Alemanno. Dopo un giro di consultazioni e soprattutto l'incontro con il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ufficiosamente la terza giunta Alemanno vedrà l'ingresso di Rosella Sensi con la delega alla promozione e sviluppo di Roma Capitale e l'uscita di Mauro Cutrufo. La continuità sui progetti del Turismo, come il Secondo Polo turistico sarà garantita dalla «super delega» affidata a Antonio Gazzellone, il consigliere capitolino del Pdl di riferimento dell'ormai ex vicesindaco. Il numero due del Campidoglio sarà Sveva Belviso, l'assessore augelliano alle Politiche sociali è stata infatti chiamata al ruolo di vicesindaco. Un modo per rafforzare ulteriormente il «potere rosa» nell'esecutivo capitolino. Il tutto verrà ufficializzato stamattina con due conferenze stampa, una in via dell'Umiltà, dove Alfano darà ufficialmente l'investitura nazionale a Cutrufo che si occuperà di riforme costituzionali, l'altra nella Sala delle Bandiere in Campidoglio per annunciare la nuova giunta. E l'ordine delle presentazioni ufficiali non è casuale. La prima, l'investitura di Cutrufo nel Pdl, è propedeutica alla seconda. Considerato poi che la seduta dell'Assemblea capitolina è slittata proprio a oggi pomeriggio con al primo punto dell'ordine dei lavori la «comunicazioni del sindaco». Fumata bianca dunque dalla riunione tra Alemanno con Fabrizio Cicchitto, Fabio Rampelli, Andrea Augello, Vincenzo Piso, Gianni Sammarco, il capogruppo del Pdl in Campidoglio, Luca Gramazio, gli assessori capitolini alla Casa e alla Mobilità, Alfredo Antoniozzi e Antonello Aurigemma, il presidente del Consiglio comunale Marco Pomarici, il vice sindaco Mauro Cutrufo. Tutti contenti? Non proprio. A «microfoni spenti» gli esponenti del Pdl non avrebbero affatto gradito l'effetto «scontato» del rimpasto di metà gennaio. Sulle quote rosa infatti il primo cittadino era stato allertato ufficiosamente e ufficialmente con tutta una serie di mozioni presentate proprio da una parte del Pdl in tutti i Municipi. Ancora, l'uscita di un esponente del partito per fare spazio a un ingresso sempre in quota sindaco segna un ulteriore solco. Da sciogliere infatti ci sono ancora il nodo De Lillo e il nodo Marsilio. Non si può infatti non ricordare l'uscita di scena di uno dei consiglieri comunali più votati per almeno un decennio e di una donna di corso politico ed esperienza come la Marsilio (l'uscita della quale ha provocato più di un problema). Aspetti che sarebbero stati comunque riportati alla memoria del sindaco. Il primo incontro da gennaio tra Rampelli e Alemanno ha visto anche momenti di «acceso confronto» sul quale neanche Piso e Sammarco si sono sentiti di intervenire. E se da una parte la scelta della Belviso come vice (diremo soprattutto per capacità e non soltanto perché donna) sembra tacere una volta per tutte il «maschilismo» di destra, dall'altra è pur vero che rafforzare ulteriormente la corrente di Augello ha fatto storcere qualche naso agli ex An, mentre gli ex azzurri puntavano ad ottenere la seconda poltrona del Campidoglio per bilanciare il peso tra le due anime del Pdl. Nonostante tutto però la pace è fatta. Almeno per il momento.

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