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Gli stranieri pregavano, lui li ripuliva dei bagagli

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Nona caso gli investigatori della polizia di frontiera dello scalo romano, lo hanno ribattezzato il «ladro di fedeli». Le indagini erano scattate poche settimane fa, dopo tre denunce di furti presentate dagli stranieri. Ad aiutare gli agenti, le riprese delle telecamere di videosorveglianza, che hanno immortalato la «mano lesta», e la loro ottima memoria. Dopo numerosi servizi di appostamento effettuati nei pressi della cappella, utilizzata soprattutto da passeggeri musulmani, i poliziotti hanno fatto centro. Il 31enne kossovaro, S.S., con molti precedenti alle spalle, ha tentato anche una disperata fuga ma inutilmente. I fotogrammi acquisiti dagli investigatori hanno consentito il fermo dell'uomo che, messo di fronte l'evidenza, ha infine confessato di essere il responsabile dei colpi messi a segno. Gli agenti hanno inoltre scoperto, tramite le immagini, che poco prima di essere bloccato, insieme ad altri due complici già individuati dalla Polizia, il ladro aveva derubato anche un diplomatico saudita: bottino, tremila euro in contanti e un pc. Val. Cos.

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