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Sulla sicurezza si riparte da zero

Gianni Alemanno

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«Profondamente confortato» dall'incontro al Viminale con il ministro Roberto Maroni, così il sindaco Alemanno commenta la riunione dalla quale, dice «ho avuto le risposte che mi aspettavo e un segnale molto promettente per una svolta sul versante della sicurezza». La notizia più «immediata» è quella dell'indizione nei prossimi giorni di una riunione tecnica di coordinamento tra le forze di polizia e i vertici degli uffici giudiziari presso la Prefettura per fare un'analisi «approfondita della situazione e delle misure da adottare». A presiederla sarà il sottosegretario Alfredo Mantovano, vicino ad Alemanno. Il ruolo di Mantovano «sarà quello di dare un impulso in più alla redazione del Patto», spiega il sindaco. Il Patto per Roma Sicura al quale si riferisce il primo cittadino sarebbe il numero tre e dovrebbe essere pronto per ottobre. Intanto l'impegno preso con il ministro prevede la ridefinizione della mappa del rischio nella Capitale per adeguare i presidi e aggiornare il controllo del territorio. Per quanto riguarda poi il numero delle forze dell'ordine presenti in città, sul quale Alemanno aveva chiesto lumi avendo incontrato soltanto tre pattuglie in due ore, l'attenzione si sposta sulla gestione delle risorse umane. «La Questura gestisce 13 mila uomini ai quali si aggiungono carabinieri, militari e altre forze politiche. In realtà - ammette il primo cittadino - non è un problema di numeri ma di collocazione delle forze. Serve più gente in strada e meno negli uffici». Per quanto riguarda i delitti di questi giorni «secondo l'analisi del Ministero non siamo di fronte a criminalità organizzata ma a uno scontro tra bande criminali». Ancora, Alemanno è tornato a chiedere un impegno legislativo sul potere di ordinanza dei sindaci, sulla legge sulla polizia locale, maggiore integrazione tra polizia statale e locale e una legge per l'introduzione del reato di prostituzione in strada. «Se mettiamo insieme le norme e il nuovo impegno - rimarca il sindaco - avremo le risposte che volevamo dallo Stato». Un ottimismo, quello del primo cittadino ricalcato tra gli altri dal suo delegato alla Sicurezza, Giorgio Ciardi «questa è una risposta concreta alle strumentalizzazioni del Pd» e dal coordinatore romano Pdl, Gianni Sammarco: «L'incontro tra Alemanno e Maroni è la migliore risposta alla recrudescenza della criminalità». L'opposizione però commenta durissima: «Alemanno cambia idea ogni 24 h, siamo stanchi di questi continui ripensamenti del peggior sindaco che Roma abbia mai avuto» dice il segretario romano del Pd, Marco Miccoli, mentre il capogruppo capitolino Umberto Marroni «il sindaco ha ammesso finalmente il suo fallimento. Speriamo che quest'incontro non sia l'ennesimo spot della destra».

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