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«Adesso mio figlio vuole la pistola»

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Preferiscemantenere la calma Carlo Eleuteri, dall'83 titolare della gioielleria rapinata la sera del 4 luglio in via Condotti. Ieri al Comando provinciale dei carabinieri era seduto tra i giornalisti, davanti agli ufficiali che hanno guidato le indagini sotto la regia del comandante Maurizio Detalmo Mezzavilla. «Ero negli Stati Uniti, a New York - racconta Eleuteri - Lì sì che le forze dell'ordine hanno la possibilità di lavorare. Trattano i delinquenti come si deve, invece qui la criminalità straborda perché non c'è certezza della pena. Il danno che ho subito è di una quantità rilevante ma con un ricavo minimo, visto che si tratta di oggetti antichi risalenti agli anni '20 e '30. Alcuni pezzi rubati sono unici, quello più prezioso è una collana a due file di brillanti. Non sono assicurato: le compagnie si fanno pagare molto ma quando si tratta di pagare fanno mille problemi. In questa storia - riflette - i carabinieri sono stati fantastici, sono stati vicini alle due commesse e hanno agito bene e presto contro il rapinatore». Fab. Dic.

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