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Non gli interessavano le offerte dei fedeli né le immagini e i dipinti sacri

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Volevasolo arraffare le candele, quante più possibile. Ma il sagrestano di Santa Maria in Trastevere glielo ha impedito, rimediando una coltellata al braccio. Era lunedì mattina, quando il 39enne romano è entrato nella basilica e si è subito diretto verso il candelabro che si trova a sinistra dell'ingresso principale. Lì c'era la preziosa refurtiva: decine di candele appoggiate sopra la cassetta delle offerte. In un momento di calma quando turisti e fedeli erano lontani, si è avventato sulle candele prendendone più possibile. Poco lontano c'era il sagrestano, un giovane polacco, che ha lanciato l'allarme. Il ladro di ceri, invece di gettare la refurtiva, si è lanciato verso l'altare per rubare altre candele. Il sagrestano lo ha rincorso per la navata centrale cercando di fermarlo. Ma il ladro ha estratto dalla tasca un coltello svizzero e lo ha ferito di striscio al braccio sinistro. Poi ha gettato le candele a terra ed è scappato a gambe levate. Il custode ha subito chiamato i carabinieri che hanno arrestato il ladro poco lontano dalla basilica. In tasca aveva ancora il coltello. Una ferita lieve, giudicata guaribile in tre giorni dai medici del Fatebenefratelli. Don Marco, il parroco di Santa Maria in Trastevere, non vuole enfatizzare troppo quello che è successo: «Il caldo di questi giorni e la droga possono creare qualche brutto scherzo - dice allargando le braccia - D'altronde questa chiesa si trova in un quartiere difficile». (Foto Gmt)

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