A Roma i sicari colpiscono ancora
Ancora una sparatoria in città. Un altro uomo gambizzato davanti casa. La scia di sangue per le strade della Capitale sembra non avere sosta. Erano le 22 di ieri sera quando i «soliti» motociclisti fanno fuoco contro Giulio S., di 33 anni: gli sparano quattro colpi di pistola che lo raggiungono alle gambe, all'addome e a una mano. Poi la fuga in sella a una moto. L'agguato, avvenuto all'angolo tra via Angeli e via Bonelli, a Casal Bruciato, va ad allungare la lista di sparatorie avvenute in città dall'inizio dell'anno: il bilancio è di quindici persone gambizzate. All'elenco si aggiungono gli omicidi: sei morti in cinque agguati. L'uomo ricoverato ieri sera all'ospedale Sandro Pertini ha precedenti penali per lesioni, ricettazione, furto e rapina. Era uscito dal carcere lo scorso novembre, dopo aver trascorso una lunga detenzione in cella. Da otto mesi si trovava agli arresti domiciliari. Anche ieri sera si sarebbe dovuto trovare in casa. Probabilmente ha deciso di scendere dall'abitazione dopo che i banditi gli hanno citofonato e con una scusa gli hanno chiesto di uscire. Pochi passi e si è ritrovato a terra in una pozza di sangue. Sul posto gli agenti della Squadra Mobile. Per quasi tutti gli episodi di violenza non si conoscono ancora i nomi e cognomi dei malviventi. Ultimo, l'omicidio di Flavio Simmi, ucciso con nove colpi di pistola martedì scorso in Prati. Basta però fare qualche passo indietro e arrivare a gennaio, quando fu ammazzato Angelo Di Masi, il calabrese ucciso al Prenestino con dieci colpi di pistola sparati sempre da due killer in moto. Il 18 aprile, al Tuscolano, invece, si è salvato da un agguato Sandro Andreini. L'uomo era in auto quando si sono affiancati alla sua Smart due banditi sempre in sella a uno scooterone e hanno sparato tre volte, senza però centrare il bersaglio. Per questi ultimi episodi il filo conduttore, secondo gli investigatori, è il traffico di droga, delitti e gambizzazioni come regolamento di conti.