Ristrutturazioni e nuovi alloggi I giovani dicono: fate presto
.Un luglio «rovente» quello che si apprestano a vivere i consiglieri regionali che, su input della governatrice Polverini, dovranno approvare le tre, tra le più importanti manovre degli ultimi anni, entro la fine del mese. Alla luce di questi appuntamenti così influenti sulla vita dei cittadini, l'assessorato alle Politiche del territorio e dell'urbanistica del Lazio guidato da Luciano Ciocchetti, ha commissionato uno studio alla Lorien Knowledge streams sulla conoscenza dei cittadini laziali dell'azione della giunta Polverini in merito alle politiche sul territorio. Buono il livello di conoscenza e di apprezzamento su sanità e ambiente. Ma ciò che emerge con chiarezza è l'enorme attesa della cittadinanza sul Piano Casa. Una priorità, quella di intervenire sulla casa avvertita dal 76,9% del campione. Di questo, il 79,2% ha un'età compresa tra i 18 e i 34 anni. Non sarà un caso se il 73% degli intervistati conosce almeno uno dei punti del Piano che presto sarà sottoposto all'esame e al voto finale della Pisana. Le richieste più pressanti sono quelle che riguardano la riduzione dei tempi di attesa per le autorizzazioni, rendere più comprensibili le norme e le procedure urbanistiche, la tutela delle zone storiche e delle aree verdi, il recupero del patrimonio esistente, la digitalizzazione dell'accesso ai documenti, il contrasto all'abusivismo. Per quanto riguarda poi l'aspetto più particolare, forte attenzione è rivolta alle norme del piano che semplificano e incentivano interventi per ridurre il rischio sismico (72%), per riqualificare le periferie (72%), sostenere le famiglie in difficoltà nell'acquisto di una casa (68%), avviare e incentivare le politiche di housing sociale (79%). Tra le altre cose, ricordiamo, il Piano Casa consentirà interventi di demolizione e sostituzione di condomini in stato di degrado (come ad esempio Tor Bella Monaca), con premi di cubatura anche nel caso di adeguamenti sismici. Le procedure per le varianti urbanistiche poi (propedeutiche agli interventi) saranno più snelle: dagli attuali 6,7 anni per una variante si scenderà a due anni. E se da una parte la casa è un tema dal risvolto sociale prioritario, dall'altra è pur vero che il piano regionale risulta strategico per rilanciare un settore fondamentale per l'economia capitolina, quello edilizio. A Roma servono almeno 30 mila alloggi e non è pensabile realizzarli soltanto con l'intervento pubblico. Venerdì c'è stato un primo confronto non ufficiale tra consiglieri di maggioranza e di opposizione. I motori si stanno scaldando. Il traguardo è quello di far diventare legge il piano casa prima della pausa estiva.