Olimpiadi 202, Tokyo e Parigi fuori Il mondo scommette su Roma
Adesso il mondo punta gli occhi su Roma, anche perché Parigi e Tokyo si ritirano dalla lotta. L'ufficialità ancora non c'è ma è assai probabile che la Capitale giapponese dopo l'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2018 alla coreana Pyeongchang decida di ritirarsi dalla corsa ai Giochi 2020. In Giappone ritengono improbabile che il Cio possa assegnare all'Asia due edizioni delle Olimpiadi ravvicinate e per questo pensano che le chances di successo siano ora in diminuzione. «Dovremmo andare avanti se una città asiatica ha ancora buone possibilità per il 2020, ma non possiamo se dopo un esame approfondito non saremmo in grado di dare una immagine vincente della nostra candidatura», ha detto il presidente del comitato olimpico Tsunekazu Takeda. La scadenza per presentare la candidatura ufficiale è per il prossimo primo settembre. Attualmente l'unica città ad aver già presentato la candidatura è Roma. Insomma, Tokyo sta valutando se ritirarsi o meno, anche perché nel Paese del Sol Levante non manca chi è ancora fiducioso di poter ottenere le Olimpiadi 2020. Uno di questi è il governatore della Capitale nipponica Shintaro Ishihara, secondo il quale non costituirebbe invece un problema il fatto che il continente asiatico abbia appena avuto le Olimpiadi invernali del 2018: «Abbiamo delle cose da fare, e le faremo, anche se dovessimo ripeterle per due, tre o quattro volte. Le faremo come sforzo nazionale. Siamo fiduciosi». Una posizione non condivisa come detto dal presidente del comitato olimpico giapponese Tsunekazu Takeda che dopo le dichiarazioni del governatore è tornato a suggerire di rinviare la candidatura di Tokyo per le Olimpiadi al 2024, un evento che celebrerebbe anche il sessantennale di quelle di Tokyo 1964. Il mondo intanto guarda a Roma come principale favorita. I bookmakers snobbano Madrid, quotata a 12, e puntano sulla Città Eterna, data a 2,50. In attesa di conoscere quali saranno le rivali, il comitato promotore per Roma 2020 è al lavoro per preparare un dossier forte. I giochi invernali in Asia sono un buon punto di partenza per sperare che l'edizione 2020 si possa disputare in Europa e la candidatura di Roma, a prescindere dalle candidate, è «molto forte». La 123/a sessione del Cio in corso a Durban è stata anche l'occasione per tastare il terreno del gradimento all'interno del Cio della candidatura italiana. Ed i segnali sono soddisfacenti. «La prossima volta tocca a voi» è stato l'auspicio del presidente del comitato olimpico sudcoreano Park rivolto al segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi. E si è informato sull'andamento dei lavori anche il presidente del Cio, Jacques Rogge, che ha chiesto espressamente notizie su quella che dovrà essere la parte che dovrà fare il Comune di Roma. Intanto, la candidatura di Madrid resta indecisa, vista la crisi economica e politica spagnola. Da più parti però in Spagna si spinge perché Madrid presenti la terza candidatura consecutiva. Il sindaco Alberto Ruiz-Gallardon, si consulterà con l'opposizione e con le Istituzioni prima di sciogliere le riserve, sottolineando la necessità di una decisione «condivisa». L'infanta di Spagna, Dona Pilar di Borbone, membro onorario del Cio, a Durban ha sottolineato comunque che «Madrid è pronta a ospitare i giochi 2020». La sorella di re Juan Carlos si è detta d'accordo con la candidatura madrilena, sottolineando che la scelta di Pyeongchang darà nuovo impulso per la contesa dei giochi in Europa. «Questo impulso include Madrid», le parole dell'Infanta.