Metro, nidi e welfare i più ricchi del bilancio 2011
Maratona notturna finale per i consiglieri capitolini impegnati da circa una settimana nella discussione e approvazione prima delle delibere propedeutiche (come quella dell'Ici sulle case sfitte e sull'aumento del 12% della tariffa rifiuti) e poi nell'estenuante confronto su circa 7 mila emendamenti presentati alla manovra di Bilancio previsionale 2011. In totale la finanziaria capitolina ammonta a 9,3 miliardi, di cui circa 4,4 miliardi di spesa corrente circa 4,8 miliardi di investimenti (1,7 miliardi di fondi pubblici e 3,1 miliardi di fondi privati). Nel dettaglio a fronte delle minori entrate (tra cui 152 milioni di euro in meno di trasferimenti statali) e delle maggiori spese previste per il 2011, il Campidoglio dovrà affrontare una manovra di 388 milioni facendo leva sulla gestione delle entrate (+291,31 milioni) e sulla gestione delle spese (-97,2 milioni). Tra le maggiori entrate, quella del contributo di soggiorno (75,5 milioni), del recupero dell'evasione (24,8 milioni) e dalla razionalizzazione di beni e servizi (-70,2 milioni) e personale (-27 milioni). Tra queste: 80 milioni di investimenti per l'ambiente (di cui 37 per la manutenzione del verde), 637 milioni per i Lavori pubblici (di cui 308 milioni per la manutenzione delle strade e 43 per la manutenzione delle scuole), 3 miliardi per i trasporti (tra cui il finanziamento delle metropolitane), 25 milioni per le Attività produttive (di cui 18 milioni per il nuovo centro ingrosso fiori alla Magliana). Le risorse destinate alla spesa sociale saranno pari a 313 milioni, alla scuola andranno 177 milioni. Infine, è previsto l'incasso di circa 284 milioni di euro dalla dismissione degli alloggi Erp entro il 2013. Ancora, col col maxi-emendamento di maggioranza verranno rimodulati 94 milioni di euro per le grandi opere. Recuperati così 46 milioni per la metro C, 3 milioni per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020, 15,2 milioni per nuovi asili nido e scuole, 9 milioni di euro per la manutenzione stradale straordinaria, 11,3 milioni di euro per le ville storiche, 5,3 milioni per la cultura (un milione per il museo della Shoah), 8 milioni per gli investimenti dei municipi. Occorrerà poi vedere se e quali emendamenti presentati dall'opposizione verranno votati anche dalla maggioranza. Tra i più papabili quello del Pd che chiede un taglio di 10 milioni sulle consulenze. Il voto finale è comunque atteso all'alba di oggi. Il dibattito più duro infatti si è già svolto nei giorni scorsi soprattutto sull'aumento della tariffa rifiuti, che ora si chiama Tariffa per l'Igiene Ambientale). Un confronto che in questo caso ha portato all'introduzione del «quoziente familiare» che consentirà alle famiglie numerose un risparmio di circa 20-30 euro l'anno.