Terzo patto per Roma sicura
Un vertice importante, quello del Comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri a palazzo Valentini. A quattro giorni dal barbaro omicidio in Prati il quadro dipinto dal sindaco Alemanno, il prefetto Pecoraro, il questore Tagliente e il presidente della Provincia, Zingaretti da una parte è rassicurante sul piano generale della sicurezza in città (nel 2010 i reati sono calati del 2,18%), dall'altro rivela il massimo impegno da parte delle autorità e delle istituzioni nel reprimere e soprattutto prevenire eventuali infiltrazioni criminali. Occhio sempre aperte sul traffico di droga, per il quale secondo Pecoraro «a Roma è in corso una battaglia per assumerne la leadership- Il traffico di droga è gestito da tante piccole bande, molte di loro sono state disarticolate nei mesi scorsi, con decine di arresti». A rassicurare gli animi anche il questore Tagliente: «C'è un forte impegno da parte della Questura in tutte le attività di prevenzione e contrasto. La città ha un dispositivo in grado di assicurare il livello di sicurezza e voglio rassicurare i cittadini che siamo nelle condizioni di garantire la sicurezza. Si stanno verificando una serie di fatti gravi per i quali è richiesto un ulteriore impegno. L'ultimo fatto di sangue ha mobilitato tutta la struttura per cercare di dare una risposta». E se anche i dati della Questura sono promettenti - la squadra mobile ha risolto il 52% dei casi dando un nome e un volto agli autori di questi delitti ha detto Tagliente - le energie sono tutte puntate sul caso Simmi. A partire dall'incontro chiesto dal prefetto alla Procura di Roma e alla Procura nazionale Antimafia sull'attività delle forze dell'ordine. «Nei momenti di difficoltà economica e di condizioni difficili anche internazionali le grandi metropoli sono realtà esposte a rischi. Roma va difesa dai rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata che cerca sempre di entrare nel tessuto economico». Sull'agguato mortale avvenuto a Prati il sindaco ha detto «di aspettare gli esiti dell'inchiesta della magistratura. Non possiamo non chiedere alla magistratura un grande impegno nell'inchiesta su questo omicidio anche per sapere cosa abbiamo di fronte: se il movente non dovesse essere la criminalità organizzata per noi sarebbe un motivo di sollievo». Sempre sul fronte sucurezza poi Alemanno stesso ha annunciato che «a breve sarà firmato il terzo «patto di Roma sicura» tra lo Stato, Roma Capitale, la Regione e la Provincia. Nell'incontro di mercoledi con il ministro Maroni porterò tutte le istanze che vengono dal territorio». Sus. Nov.