Passò col rosso e uccise. È omicidio volontario
Equesta conclusione li ha portati ad infliggergli 15 anni e mezzo di reclusione. In quel tragico incidente, un giovane morì, e altri due rimasero gravemente feriti. Tortuoso l'iter giudiziario che ha portato a questo nuovo processo d'appello. I fatti risalgono alla notte del 18 luglio 2008, all'altezza dell'incrocio tra via Nomentana a viale Regina Margherita. Vasile, 25 anni, a bordo di un furgone rubato, dopo aver attraversato due incroci col semaforo rosso senza mai rallentare, travolse una Citroen C3: l'auto si schiantò contro un palo. A bordo c'erano Rocco Trivigno, 20 anni, che morì, la sorella Valentina, di 22 anni, e un altro passeggero, Nicola Telesca, 25 anni, rimasti feriti. Vasile fu condannato dalla I Corte d'assise, il 6 febbraio 2009, a 16 anni di carcere per omicidio volontario, lesioni e ricettazione. La Corte d'assise d'appello, il 18 marzo 2010, riqualificò il reato in omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento e ridusse la condanna a 8 anni e mezzo di carcere. Fu la Cassazione, a febbraio, a bollare come carenti le motivazioni della precedente sentenza d'appello e ritenere necessario un nuovo processo davanti alla II Corte d'assise d'appello. Ieri, dopo aver sentito la polizia, la riforma della sentenza di primo grado solo per quanto riguarda la portata della pena inflitta (che da 16 anni passa a 15 anni e mezzo), conferma nel resto quanto già deciso in merito alla configurazione del reato in «omicidio volontario».