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La città invasa da 2.300 videolottery

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Lecosiddette videolottery (vlt): sono collegate a jackpot da favola e ci sono una miriade di varianti tra cui scegliere. Ad aprile erano 130 la sale da gioco che avevano deciso di puntare su questa nuova forma di gioco d'azzardo legalizzato. Bisogna infatti avere un'autorizzazione dei Monopoli di Stato per potersi dotare di questi apparecchi. La febbre da mini-casinò ha fatto volare alle stelle le puntate: negli ultimi tempi si gioca al ritmo di più di 300 milioni al mese (un fenomeno diffuso anche nel resto d'Italia se si pensa che nel 2010 il gettito prodotto dal gioco d'azzardo è stato complessivamente di 62 miliardi, con un aumento del 20% nei primi mesi del 2011). Nella Capitale le nuove sale da gioco spuntano come funghi. Assomigliano a casinò in miniatura. Le sale più grandi, autorizzate dai Monopoli, si trovano in via Tiburtina, Cola di Rienzo, Re di Roma, Monteverde, Parco dei Medici e Parco Leonardo. Sono dotate sia delle slot-machine vecchio stampo che delle nuove vlt. Le prime permettono di giocare 50 centesimi o un euro. Le vlt, invece, danno la possibilità di scommettere anche 10 euro con premi che possono toccare un massimo di 5mila euro. In caso di vincita la macchinetta emette un tagliandino convertibile in soldi alla cassa. A Roma, in tutto il 2010, sono stati giocati 2,1 miliardi per una spesa procapite di 567 euro. I concessionari autorizzati che distribuiscono gli apparecchi sono dieci. Tra i maggiori Lottomatica e Sisal. Dar. Mar.

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