Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

AltaRoma, stilisti pronti a trasferirsi a Milano

Sfilata Gattinoni

  • a
  • a
  • a

«Se le istituzioni continuano a litigare e non si mettono d'accordo ce ne andiamo a sfilare a Milano». Lo sfogo è amaro ma ormai su AltaRoma si sta consumando una tale guerra che le maison iniziano a guardare al futuro. Stefano Dominella, presidente di Gattinoni, spiega il suo punto di vista. «Che sia ben chiaro - dice - io mi auguro che AltaRoma non chiuda i battenti e che continui a vivere ma se non fosse così, chiederò alla Camera nazionale della moda a cui sono iscritto e del cui consiglio direttivo faccio parte, di farci sfilare a giugno nell'ultimo giorno delle collezioni maschili. C'è già la struttura, c'è tutto quel che ci serve. Soprattutto la stampa e le tv internazionali». Dominella, poi però lancia il suo ramoscello d'ulivo alla Regione che nei giorni scorsi aveva annunciato l'uscita da AltaRoma. «Mi auguro che la presidente, Renata Polverini, e tutti i più alti rappresentanti delle istituzioni vengano ad assistere alle sfilate, dimostrandosi così a sostegno del lavoro di tutti», ha detto, a poche ore dall'inizio delle passerelle capitoline di alta moda (7-11 luglio). Un tentativo per smorzare i toni dopo che pure il Comune, ieri, per bocca di Alessandro Vannini, presidente della commissione Turismo e Moda di Roma Capitale, s'è schierato con la Polverini. Eppure nei giorni scorsi l'assessore comunale alle Attività Produttive, Davide Bordoni, aveva espresso l'augurio di un ripensamento da parte della Regione. Che Alemanno abbia cambiato idea? E che voglia anche lui tirarsi fuori dalla partita di AltaRoma? Ma non sarebbe più facile se tutti parlassero più chiaramente, senza tanti giri di parole? Per oggi, intanto, è prevista una conferenza stampa di Sandro Di Castro, il consigliere di AltaRoma in quota Regione, che metterà su un piatto d'argento le sue dimissioni dal cda. Difficilmente questa mossa, fortemente voluta dalla Polverini, riuscirà a far cambiare idea alla governatrice che ha già annunciato di voler destinare i 600 mila euro in altri progetti nel settore della moda. E mentre si recita già il de profundis delle passerelle romane, Dominella spera «che da domani si torni a parlare solo di moda, come sta accadendo in questi giorni a Parigi durante la settimana dedicata alla couture. È questo l'unico modo per dare agli stilisti e alle centinaia di addetti ai lavori, che in questi giorni freneticamente operano per ottenere un risultato eccellente, l'entusiasmo necessario a creare abiti-opera che sono espressione di ricerca e di altissimo artigianato. Lasciamo che AltaRoma e il suo presidente Silvia Venturini Fendi - conclude Dominella - portino a termine il proprio lavoro, frutto di mesi di progettazione, e rimandiamo a dopo la manifestazione la riunione di quei tavoli tecnici istituzionali, indispensabili non solo per assicurare un futuro all'alta moda italiana, ma a supportarla con un maggiore impegno e con una analisi più approfondita di quello che rappresenta il valore e l'economia del settore moda nel Lazio».

Dai blog