Il balletto delle poltrone comincia dall'Astral

.Ufficialmente il vertice aziendale è ancora quello. Ufficiosamente (e tecnicamente) la guida dell'Astral è passata a Giovanni Zoroddu, capo di gabinetto della presidente Polverini, mentre Salvatore Ronghi, già segretario generale della regione e l'avvocato Bologna sono i nuovi consiglieri di amministrazione. Tre "fedelissimi" della Polverini nominati dall'assemblea degli azionisti con non poco stupore da parte degli uscenti. La soluzione «ponte» e «squisitamente tecnica», ribadiscono dalla Pisana, servirebbe per accelerare le nomine politiche che vedono ancora un durissimo braccio di ferro tra Tommaso Luzzi e Adriano Palozzi per la presidenza dell'ambita società. Entrambi avrebbero ricevuto rassicurazioni sulla successione a Giorgi. Il primo è esponente della corrente Gramazio-Alemanno, l'altro di Aracri-Gasparri. Difficile dire chi la spunterà. Tuttavia, voci di corridoio narrano di un «piano B» per Luzzi che potrebbe andare alla presidenza della più grande azienda regionale, Cotral spa che, ricordiamo è stata commissariata dalla Polverini almeno fino al 31 luglio. Al di là dei nomi, è tuttavia il rinnovo a cinque componenti del consiglio di amministrazione di Astral a fare da apripista sul sudoku delle nomine regionali. La delibera «taglia poltrone» dell'agosto 2010 varata proprio dalla giunta Polverini indica la riduzione del numero dei componenti dei consigli di amministrazione delle società regionali. Una «clausola» dalla quale si salverebbero soltanto le Ater. I vertici delle aziende delle case popolari infatti si regolano in base al numero degli inquilini e degli immobili da gestire. Per questo, al di là della pur fondamentale intesa politica sul nome dei componenti del nuovo Cda dell'Astral, mai come questa volta contano anche i numeri.