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Droga e violenza Fuori sede in fuga

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.Antonella e Francesco sono arrivati l'altro ieri da Monreale, Palermo, per cercare un appartamento per la figlia che studierà Beni Culturali a La Sapienza. E hanno già le idee chiare. Hanno fatto un giro a San Lorenzo, si sono guardati intorno, hanno preso informazioni col passaparola, sanno delle risse e della recente aggressione a bastonate. Ma è dopo aver interrogato Piergiorgio, studente compaesano a Roma da un anno che ha appena dato un esame, che tirano le somme. «Di prendere un appartamento a San Lorenzo non se ne parla, andremo a vedere cosa offre piazza Bologna o Castro Pretorio» sentenziano ai tavoli del bar a piazza dei Sanniti: davanti c'è via dei Volsci, un pezzo di storia rossa di fine anni '70 e non solo, alle spalle l'ex cinema Palazzo. «Una struttura bellissima certo - convengono i genitori della futura matricola - ma com'è non tira proprio aria...». Sanno tutto della storica sala, sanno che ha ospitato grandi del palcoscenico come Petrolini e Balzani. Lei insegnante precaria di inglese costretta a fare la prof di sostegno quest'anno verrà a lavorare a Roma per stare accanto alla figlia e ha già iscritto il figlio minore allo scientifico. Ma il cuore della movida studentesca, da piazza dei Sanniti a piazza San Lorenzo, poco più in là, non fa per loro. E l'occupazione di Action li spaventa un po'. Ma, per Piergiorgio, al tavolo con loro «il problema non è l'occupazione ma la droga - dice - Più in là c'è piazza San Lorenzo - indica con la mano - si spaccia senza tanti complimenti». E piazza dei Sanniti non è da meno. «Quando è sera qui l'aria sa di "fumo" è come se ti facessi una canna» spiega Angela, 33 anni, di professione mediatrice, che a San Lorenzo ci ha vissuto da studentessa e ora la frequenta per lavoro. Ma la casa l'ha comprata a Centocelle «35 metri quadrati a 130 mila euro tutta da ristrutturare in un quartiere che avrebbe molte potenzialità se fosse riqualificato». Anche la lunga storia e tradizione del cinema Palazzo, iniziata nei primi decenni del '900, alla fine dei quali l'intera struttura ha ospitato una sala biliardo e una sede del Bingo, andrebbe riqualificata. Su questo convengono un po' tutti. «Ci si potrebbero fare un miliardo di cose ma lasciarla così è un peccato» continua Angela che vorrebbe «un centro universitario a tutto tondo». Annuisce, scuotendo la frangia bionda Maria Grazia affacciata alla porta centro estetico: «Qualsiasi cosa è meglio dello sbando». Chi passa ci mette del suo. Consuelo, attrice ed educatrice ci farebbe un «laboratorio per bambini dai 3 anni ai 70». Riccardo Biadene, autore di documentari, «uno spazio culturale polivalente per attrarre ma anche esportare San Lorenzo». E Gabriella e Giuseppe, l'ultimo dei soffiatori di vetro di Roma, artigiano a via dei Volsci, rimpiangono il passato: «Abbiamo ancora le foto dei grandi artisti che calcarono il palcoscenico».

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