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Il racket delle birre nei frigo portatili

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Bengalesiche vendono birra coi frigo portatili sotto gli occhi delle forze dell'ordine. E magari fossero solo i vu'cumprà ad aggirare i divieti antialcol in strada. Invece gente senza scrupoli farebbe soldi sfruttando immigrati clandestini, che ogni notte aggirano l'ordinanza: accompagnati e scaricati dalle auto, e continuamente riforniti appena le sacche coi ghiaccetti zeppe di bottiglie si svuotano. La denuncia arriva dal comitato di quartiere Vivere Trastevere. E le foto scattate da Il Tempo tra venerdì e sabato testimoniano che, almeno a piazza Trilussa - se non cambiano le cose - la movida notturna non sarà senza alcol in strada, come invece era nell'auspicio dell'ordinanza firmata a fine mese da Gianni Alemanno che proroga di tre mesi, fino al 30 settembre, i divieti emanati a fine marzo, durante il viaggio della memoria a Praga, quando sul web impazzava il video delle botte al turista inglese ubriaco che aveva fatto il bagno nudo a Campo de' Fiori. A Piazza Trilussa proibire la vendita al dettaglio o per asporto di bevande alcoliche dopo le 23 oltre al consumo su strade pubbliche dalla stessa ora alle 6 di mattina è servito a rafforzare la vendita abusiva. «I bengalesi vendono le birre sotto gli occhi delle forze dell'ordine - denuncia Dina Nascetti, leader del comitato di quartiere Vivere Trastevere - una socia nostra è andata a discutere con i carabinieri di questo e sono intervenuti ma poi tutto torna come prima». Per Nascetti i vu'cumprà sono gestiti da capi con merce ad hoc per le varie fasce orarie. «Di giorno fanno i bancarellari abusivi di orologi taroccati, palle fosforescenti e altre cose orribili - racconta - c'è un capo che decide quello che devono fare, arrivano con le macchine piene di questo materiale». Cambia orario e cambia mercanzia. «La sera passano ai fiori, importunano i clienti dei locali che vorrebbero stare tranquilli, nelle macchine sono pronti i frigo portatili pieni di birre da vendere ai ragazzi sulla piazza». Sarebbero clandestini. «È gente senza documenti, hanno struttura organizzativa incredibile. Paradossalmente l'ordinanza li ha favoriti». Prima o poi qualcuno si farà male. «Ci sono talmente tante bottiglie sugli scalini, è già un problema camminare, figuriamoci da ubriachi». E davanti a Piazza Trilussa ci sono ancora i due che fanno gli arrosticini «coi bidoni e le taniche di benzina vicino al fuoco e anche qui nesssuno interviene, non ne possiamo più, dobbiamo insistere fino al limite per chiedere di intervenire». «Rispetto al problema della vendita abusiva, come denunciato dalla presidente di Vivere Trastevere rafforzeremo i controlli perché l'ordinanza che vale per i commercianti in regola non sia aggirata diventando una beffa per gli stessi e per la popolazione» assicura Giorgio Ciardi, delegato del sindaco per la Sicurezza.

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