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L'alta moda senza soldi che fine farà?

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Pochissimi.E far quadrare i conti, a gennaio e a luglio, senza ridurre troppo all'osso il calendario, è impresa da funamboli. Ora arriva la «tegola»: la Regione si sfila. Non mette più una lira per le sfilate di alta moda. Una bella botta per Silvia Venturini Fendi che in AltaRoma ci mette la faccia e moltissime delle sue energie. Una notizia ferale per le maison romane che fanno i salti mortali per far quadrare i conti. «Se è vero - dice Stefano Dominella, presidente di Gattinoni - mi pare del tutto fuori luogo. La moda a Roma è in un momento difficile e ha bisogno di essere incrementata, occorre accendere i fari sugli atelier e sulle tante imprese che operano in città». E Alberto Terranova che ha preso il testimone dal maestro Fausto Sarli fa sapere: «L'uscita della Regione non ci conforta affatto. Speriamo che ci ripensino perché non fa bene alla moda e al sistema». AltaRoma oggi conta su 1.800.000 euro dalla Camera di Commercio, 600 mila dal Comune e 235 mila dalla Provincia (che, al momento, confermano il loro impegno economico). Ma adesso dovrà fare a meno dei 600 mila euro che arrivavano dalla Regione. Sarà quasi impossibile andare avanti a ranghi così ridotti, anche se AltaRoma ha sempre dovuto fare i conti con i forti ritardi nel pagamento dei contributi. L'annuncio della Polverini arriva poi in un momento in cui la società che organizza le sfilate ha triplicato le entrate nonostante la crisi. Non iniziano così sotto i migliori auspici le passerelle capitoline (7-11 luglio). Ma nessuno vuol leggere tra le pagine di un bilancio il canto del cigno dell'alta moda capitolina.

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