Cacciotti: «Il Pdl torni nelle piazze»
Unastoria da attivista anche quando la lista del Pdl, che lo vedeva tra i candidati nobili, alle ultime elezioni regionali non è stata ammessa, ha dato il massimo in campagna elettorale come se nulla fosse successo. Oggi è convinto che il Pdl debba tornare tra la gente: «Dopo 17 anni di entusiasmo il nostro motore politico deve ristrutturarsi». Proposte? «Un'idea c'è, bisogna solo capire se politicamente sarà ben vista. Propongo di scendere nelle piazze con una serie di gazebo per avviare un tesseramento popolare con una tariffa minima, 3/5 euro. Quelli che si saranno iscritti potranno partecipare alle primarie. Così ogni territorio avrà una sua rappresentanza, che avrà il compito di votare la guida del partito». Ma il premier chi lo sceglie? «Credo fortemente nell'idea di una politica bipartitica divisa in due grandi blocchi, per questo sono convinto che il leader del partito debba essere il candidato naturale alla guida del governo». Insomma vuole copiare la sinistra? «Assolutamente no, credo che per fare le primarie ci sia bisogno di regole certe e di rigore. È inutile dare numeri a vanvera se poi nelle urne sono smentiti. Per questo c'è bisogno di costruire un popolo delle primarie che sia regolarmente iscritto al partito».