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Baccini critica Renata «Una scelta sbagliata» Aria di crisi in Comune

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Tuttiautosospesi. Gesto eclatante quello della maggioranza Pdl del Comune di Fiumicino, messo in atto per contestare le scelte della Regione sulle discariche e per le posizioni di apertura del sindaco Canapini. «No alle decisioni imposte dall'alto, no al commissariamento. Fino a ieri il problema dei rifiuti veniva presentato con mille soluzioni diverse; oggi la Polverini ha definito Fiumicino come sito per ospitare un nuovo impianto di smaltimento. Per questo abbiamo deciso di autosospenderci da ogni incarico», si legge nel documento che porta le firme dei consiglieri Tomaino, De Vecchis, Miele, Romani, Fantauzzi, Graux, Sabelli, Buggini, Sabbatini, Scarabello e Cicatiello, nonché dei tre assessori Boccaccini, D'Intino e Pascone. Ma ad ore potrebbero aggiungersi altri nomi. «Prima il confronto con la cittadinanza, poi le scelte. Non è questo il modo di fare politica», tuona il primo firmatario della «nota-bomba» Mauro Gonnelli, presidente del Consiglio di Fiumicino che non vuole parlare, ancora, di aperta crisi di maggioranza, nonostante i numeri parlino da soli. «Tra il raddoppio dell'aeroporto e il porto commerciale, Fiumicino ha tanto lavoro davanti a sé, ma serve la condivisione – aggiunge, lanciando un'accusa e insieme una sfida a Mario Baccini – Perché il leader dei Cristiano Popolari Baccini dice di essere contrario all'ipotesi di una discarica a Fiumicino e poi lasci i suoi uomini nei posti chiave dell'amministrazione locale che invece ha preso una posizione diversa? Mi farebbe piacere che, essendo di questo territorio, si sospenda anche lui, per protesta, da parlamentare». «Prendo atto con piacere dell'autorevole iniziativa dei consiglieri di Fiumicino, Gonnelli in primis, e chiederò al mio capogruppo Cicchitto e al presidente Berlusconi se posso esimermi dai lavori della Camera sul voto della Finanziaria – risponde ironicamente Baccini – Avevo già espresso il mio parere negativo sull'individuazione di un sito a Palidoro, è un errore, perché la zona non ha le caratteristiche adeguate. Sarebbe stato meglio scegliere un'area industriale, come anche per l'inceneritore. Non è una gara a chi c'è l'ha più duri, i muscoli intendo. Sono d'accordo comunque con Canapini, prima si vedono i progetti poi si decide». Il primo cittadino di Fiumicino intanto rassicura tutti. «Nessun accordo con la Polverini in alcun caso, nemmeno all'epoca della delibera sull'inceneritore – ribatte Canapini - Se la Regione dovesse proporci un impianto di trattamento dei rifiuti sul nostro territorio applicheremo il dispositivo della delibera e solo dopo tutte le procedure in essa indicate il consiglio si pronuncerà definitivamente. Vorrei pertanto rassicurare gli animi di molti cittadini, e di qualche esponente politico locale e non, di maggioranza e di opposizione, rispetto alla loro preoccupazione di veder realizzato un impianto industriale con conseguenze dannose per la salute e per l'ambiente». Intanto il comitato Rifiuti Zero promette battaglia: «Da domani occuperemo tutti i sabati la via Aurelia».

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