Aggrediti da venti prostitute
Scendono in strada come fanno da tempo per scoraggiare il commercio del sesso che ha campo libero sotto le loro case, ma si vedono circondati da prostitute e papponi. È accaduto l'altra sera in via dei Prati Fiscali, ai condomini dei palazzi fra largo Valtournanche e l'intersezione con la Salaria. "Volevamo tagliare i rami di un albero che nascondevano un'alcova di fortuna utilizzata dalle prostitute per intrattenersi con i clienti - dice Lino - Qualche sera prima ci avevano appena insultati. Questa volta sono arrivate circa venti ragazze e alcuni papponi. Ci hanno insultato per bene, gestacci, minacce e mentre ci allontanavamo, quelle si sono calati pantaloni e abiti spingendo il sedere in fuori verso di noi ballando su un muretto". Alla gente che diceva alle prostitute di andarsene, queste rispondevano "siete voi che dovete andarvene, fuori dall'Italia, adesso ci siamo noi! La polizia non può farci niente". "Con quei papponi in giro abbiamo chiamato la polizia - continua Lino - Le forze dell'ordine tardavano. Per richiamare l'attenzione non restando soli, al primo scatto rosso del semaforo ci siamo sdraiati per terra bloccando via dei Prati Fiscali". Da qui l'arrivo immediato degli agenti del commissariato Fidene Serpentara. "Ai controlli alcune di quelle ragazze hanno ammesso di avere 15 anni", conclude l'uomo. "Non è giusto vivere in un'atmosfera da coprifuoco - sottolinea Anna - Se i miei figli vogliono uscire sono costretta ad accompagnarli e andarli a riprendere. Con la protesta andremo oltre". "Presto ci sarà un presidio fisso fatto da gente di altri quartieri di Roma ostaggi della prostituzione, riuniti nel Cra, Coordinamento Romano Antilucciole, che ha un suo gruppo anche in Facebook - dice Francesco Filini, assessore alle Politiche sociali del IV Municipio - Porteremo le nostre passeggiate antiprostituzione sotto al Senato".