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Un sms la salva dallo stupro

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Una volante della polizia

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Salvata dallo stupro grazie all'sms inviato al vicino di casa. Protagonista della brutta avventura una mediatrice culturale bulgara di 32 anni che sabato sera ha conosciuto nel cocktail bar Vicolo 49 M.B., 47 anni, romano. Lui è pregiudicato e con il vizietto di aggredire le donne. Lei, ovviamente, non lo sa e si lascia affascinare dalla parlantina e dai modi gentili di quello che all'apparenza sembra soltanto un uomo all'antica. Chiacchierano, bevono, si piacciono la mediatrice culturale e il (falso) galantuomo. Lei lo invita a casa, in via Pierluigi da Palestrina, a Vigne Nuove. Non appena la bulgara chiude la porta, l'atmosfera cambia. M.B. inizia a fare avances alla donna, l'abbraccia, cerca di baciarla. Lei capisce al volo che la situazione può precipitare da un momento all'altro. Prima cerca di diassuaderlo a parole, poi gli assesta un sonoro schiaffo che ha come unico effetto quello di eccitare ancor più il pregiudicato che cerca di strappare i vestiti alla straniera per violentarla. Fortunatamente lui ha ingurgitato qualche drink di troppo nel locale a due passi da Piazza Navona e i riflessi non sono così veloci. Un attimo di distrazione dell'aggressore e la ragazza acciuffa la borsetta e si chiude a chiave in bagno. Proprio nella borsa c'è la salvezza. La bulgara prende il cellulare e all'una di notte invia uno «short message» al vicino di casa che telefona alla polizia. Come racconterà agli agenti che arrivano poco dopo e arrestano il pregiudicato per violenza sessuale anche se lo stupro effettivo non c'è stato, come testimonia l'accertamento eseguito dai medici dell'ospedale Santo Spirito.

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