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Il coordinatore Piso in campo per sciogliere il nodo Malcotti

Renata Polverini

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Non solo piano rifiuti. A turbare i sonni della governatrice Polverini c'è anche il caso Malcotti, l'assessore ai Lavori Pubblici «licenziato» per aver dato parere favorevole alla legge sulle opere pubbliche dei piccoli Comuni. Una norma che consente a ducento amministrazioni di completare i cantieri avviati e non ultimati entro il 2009. Una legge votata all'unanimità dal Consiglio regionale col parere favorevole di Malcotti dopo l'approvazione dell'inversione dell'ordine del giorno. Senza però aver concordato nulla con la governatrice che è andata su tutte le furie, scontrandosi prima con l'incolpevole presidente del Consiglio Abbruzzese, quindi defenestrando Malcotti nella riunione di giunta enerdì: "Non è assente per impegni - avrebbe detto la Polverini agli altri assessori - ma perché con lui ho qualche problemino. Da oggi i Lavori pubblici li gestisco io". Un problema delicato. Un'altra bomba che rischia di esplodere nella già spaccata maggioranza Polverini, con rampelliani ed ex Forza Italia da tempo sull'Aventino. Per dirimere la questione e trovare una soluzione è sceso in campo il coordinatore regionale Pdl Vincenzo Piso che presto, probabilmente già oggi, incontrerà la Polverini. «Mi vedrò con la presidente per discutere di questa questione - dice Piso - Sicuramente c'è stato un problema che va risolto, ma a mio parere sono stati enfatizzati i toni. Come Pdl stiamo dialogando con la Polverini e i tecnici regionali su tanti temi: rifiuti, piano casa, Roma Capitale. C'è stato un difetto di comunicazione, risolveremo la questione». Insomma, l'assessorato di Luca Malcotti, augelliano di ferro, non sarebbe in discussione. Nonostante numerosi esponenti della maggioranza rivelino come la Polverini non abbia mai nutrito particolare simpatia per l'ex Ugl, tanto da averne ostacolato l'incresso in giunta. Ma mettere in discussione Malcotti vorrebbe dire incrinare irrimediabilmente i rapporto con il senatore Andrea Augello, con chissà quali conseguenze nei rapporto con il sindaco Alemanno, oggi molto vicino ad Augello. Un prezzo troppo alto in un momento in cui ci sono troppe partite aperte. Olre ai rifiuti, il piano casa e la riforma di Roma Capitale. Le diplomazie sono al lavoro per trovare una soluzione, anche se in assessorato ai Lavori pubblici si prende tempo: «Per ora non ci è arrivata alcuna comunicazione ufficiale». Che la frizione ci sia ormai però non lo nega nessuno. «La Polverini si è molto arrabbaita perché non sapeva nulla della legge - dice un assessore che chiede l'anonimato - Credo che la cosa si ricomporrà, ma sicuramente è necessario un chiarimento, perché la linea era quella di utilizzare quei fondi (le legge impatterà dai 40 ai 100 milioni in assestamento di bilancio ndr) per altri interventi». «La governatrice era infuriata con Malcotti. Non ci si comporta così, ha ragione lei, perché di questa legge la giunta non sapeva nulla», dice un altro assessore. Difficile crederlo. Inversione di ordine del giorno e voto sono avvenuti all'unanimità. Tra la richiesta di inversione e la votazione sono passate due ore. I tecnici degli assessorati inoltre hanno l'abitudine di leggere i provvedimenti che approdano in Aula. E chi era in Consiglio giovedì parla di un'intesa bipartisan su tutto, tanto che la votazione ha richiesto pochissimo tempo, col voto favorevole anche dei consiglieri della Polverini. Inoltre, sarebbe da chiarire la posizione dell'assessore al Bilancio Stefano Cetica, che in finanziaria eliminò la possibilità di deroga ai Comuni. Molti esponenti di maggioranza riferiscono infatti che Cetica avrebbe dato il via libera all'operazione. Cosa sia accaduto lo chairiranno la Polverini e Piso.

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