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Alimenti scaduti negli asili nido del XV Municipio

Asilo nido

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Verdura e frutta quasi marce, alcuni alimenti freschi consegnati oltre la data di scadenza, con segni di deterioramento anche avanzato. E cibi richiesti consegnati non nelle giuste quantità, anche per gli alimenti delle diete speciali. Sarebbe già grave si trattasse di cibo per adulti. Invece il problema riguarderebbe i bambini, addirittura i più piccoli, i circa 900 bambini da 0 a 3 anni, che frequentano i 17 asili nido comunali e i 5 privati in convenzione, presenti nel XV Municipio. «È questa la segnalazione arrivata in Commissione scuola con una nota firmata dai cinque funzionari degli asili nido del XV Municipio» denunciano il consigliere del Pdl del XV Municipio Ida D'Orazi e il consigliere Fabio Ficosecco, membri della Commissione Scuola. Per D'Orazi e Ficosecco «la segnalazione sarebbe dovuta arrivare anche ai Nas». Invece «questa nota - spiega D'Orazi - è arrivata il 5 maggio al direttore della Uosecs, l'Unità organizzativa dei servizi educativi. Ma noi in commissione l'abbiamo avuta solo il 18 maggio. Il 30 ho chiesto una verifica ma una vera e propria spiegazione ufficiale dell'accaduto ancora non c'è stata. Ho invece saputo che sarebbe stata fatta una riunione a via Montalcini, dove sarebbero emerse difficoltà perché il Comune non paga le fatture, così è scritto nel verbale del 25 maggio». Se c'è un problema deve essere risolto. «Tutto ciò grave, soprattutto per la qualità di alimentazione consegnata ed in alcuni casi con la data scaduta, ma non solo - prosegue D'Orazi - alcune confezioni alimentari dove viene indicato il peso, risulta nettamente inferiore il contenuto, il che significa una insufficiente disponibilità di alimenti anche per i bimbi allergici». «La situazione denunciata - dichiara Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecoitaliasolidale - è un fatto gravissimo che segnaleremo agli organi competenti attraverso il nostro Dipartimento Legale. Vi sono inadempienze gravissime, cibi scaduti, tabelle dietetiche non rispettate, diete speciali non garantite, quantitativi di alimenti consegnati che non corrispondono alla reale quantità». «Seguiremo con attenzione tale disservizio - conclude Benvenuti - solleciteremo gli organi competenti a ricercare, se vi sono, omissioni o responsabilità, ma chiediamo immediatamente la risoluzione del problema, procedendo infine ad effettuare un monitoraggio sulle realtà esistenti nei nidi degli altri Municipi».

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