«Sono il tuo dio» Poi la violentava
MichelaMaggiani TIVOLI «Dovete onorarmi perché io sono come Dio onnipotente. Dovete seguire quello che decido io, solo così le cose andranno bene. Sono Dio sceso in terra, dovete stendermi il tappeto rosso». Queste le deliranti parole dell'uomo che per anni ha violentato e maltrattato la moglie. Per lui sono finalmente scattate le manette. F.P., 59enne di Tivoli, con precedenti di usura, è stato arrestato giovedì scorso dagli agenti del commissariato di Tivoli guidati da Giancarlo Sant'Elia, con l'accusa di violenza sessuale continuata, maltrattamenti e violenza privata. Lui un gigante di oltre un metro e novanta per circa centodieci chilogrammi, lei piccola e minuta. Inutile opporsi alle violenze, perpetrate anche in presenza dei figli, due maschi e due femmine, oggi adulti. I due figli maschi sono anche più volte venuti alle mani con il padre e solo l'intervento della vittima, ha evitato che la situazione degenerasse irrimediabilmente. «Non voglio che vi roviniate la vita – diceva loro la madre. La donna, ormai esausta, si era rivolta al commissariato di Tivoli, che l'ha anche guidata verso l'aiuto e il sostegno del centro antiviolenza «Le Lune» di Guidonia Montecelio, con il quale è iniziata una fitta ed efficace collaborazione, iniziando così non solo un percorso di ribellione ma anche di rinascita. Negli ultimi tempi dormivano in stanze separate ma questo non ha impedito all'orco di abusare della moglie ogni volta che lo desiderava. Grazie al lavoro degli agenti era stata ottenuta una prima ordinanza di allontanamento del marito da casa con divieto di incontro. Ma F.P. non ha accettato di perdere così la sua vittima sacrificale ed entrato nuovamente in casa pochi giorni fa ha violentato nuovamente la donna che, disperata, ha chiamato il commissariato per chiedere aiuto. L'uomo ora è nel carcere di Rebibbia e lei si trova in una comunità protetta.