Nonna resta chiusa nel negozio di giocattoli
{{IMG_SX}}"Volevo imparare a usare i giochi elettronici per fare colpo sul mio nipotino e sono rimasta chiusa dentro". Rocco Giocattoli, il famoso store in viale dei Colli Portuensi, è stata la sua prigione dorata, quando ieri all'ora di pranzo gli altoparlanti hanno annunciato la chiusura. Ma lei, assorta com'era, non li ha sentiti. Ed è rimasta chiusa dentro. Eppure nonna Lisa, 80 anni, dopo aver vagato per un'ora alla ricerca di un'uscita, non ha fatto una piega davanti ai poliziotti del commissariato Monteverde diretti da Mario Viola, accorsi a liberarla, anzi. "Chiedo scusa per il disturbo ma mi sono persa come Alice nel Paese delle meraviglie" ha detto l'arzilla anziana, felice come lo sarebbe stato un bambino, cui si fosse avverato il sogno di avere a disposizione un intero negozio di giochi tutto per lui. Voleva imparare le magie dell'elettronica, per usare i giochi come sanno fare i piccoli, che sanno azionarli anche senza leggere le istruzioni. E così ieri mattina è entrata in quel negozio tutto colorato per comperare un regalo al nipotino, Paolo, 4 anni. Ha vagato a lungo tra gli scaffali, alla ricerca dei giocattoli più tecnologici. Li ha accarezzati con lo sguardo, li ha toccati e ha sorriso immaginando il volto del piccolo non appena li avrebbero scartati. "Ma poi ho inforcato gli occhiali per capire come farli funzioanre" ha spiegato ai poliziotti. Era talmente assorta nei suoi pensieri che solo quando si sono spente le luci ha capito di essere rimasta da sola. "Ho chiamato e gridato ma non c'era più nessuno" ha raccontato, capendo di essere stata chiusa dentro. Ma non si è persa d'animo. Ha girato per oltre un'ora per ritrovare l'uscita e presso la cassa ha trovato il telefono per chiamare il 113. Sono intervenuti gli agenti del commissarito di Monteverde, che hanno sollevate la seranda non lasciat completamente chiusa. Sono arrivati anche la figlia della donna e il direttore di Rocco Giocattoli che ha favorito l'acquisto fuori orario. Ma nonna Lisa ci ha ripensato: invece di un bel gioco elettronico per Paolo ha comprato una classica macchinetta della polizia: «per ringraziare questi bravi poliziotti» ha detto.