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Gianni e Renata a Castelli: le scuse puoi tenertele

Alemanno e Polverini

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È servito a poco, ieri mattina, riscusarsi con i cittadini della Capitale dopo averlo fatto la sera precedente, quando ormai gli animi nostrani si erano infuocati in difesa di un Grande raccordo anulare esente da ogni tipo di balzello. Il viceministro leghista Castelli, reo di aver offeso i romani con un «culturalmente arretrati», parlava «di cultura delle infrastrutture, era un discorso per tecnici e politici». Così, ha specificato ai microfoni di Radio Ies. E gli animi dei politici, sentendosi offesi nell'intimo, invece che raffreddarsi si sono surriscaldati tornando alla temperatura critica del giorno precedente. Per il sindaco Alemanno «certi atteggiamenti sono indice di ignoranza e di mancanza di cultura di Governo. Sono veramente infastidito. C'è una nuova aggressività contro Roma che sembrava essere finita ma che poi è riemersa e che noi combatteremo colpo su colpo. In passato - ha detto ancora - abbiamo cercato di andare oltre e di superare queste polemiche, ma oggi siamo convinti che non sia più ammissibile che ci sia spazio per questi atteggiamenti». «Per questo - ha concluso il sindaco - non penso che le sue scuse siano accettabili». Dello stesso avviso la governatrice del Lazio Renata Polverini: «Castelli ce l'ha con tecnici e politici, anziché con tutti i romani? Comunque sempre romani sono. Non mi pare che l'offesa sia meno grave». «Mi auguro che il viceministro - ha aggiunto - riprenda una dialettica propria di un rappresentante delle istituzioni e comunque non volgare». Per Renata, inoltre, «Castelli ignora che il Grande raccordo anulare di Roma è una strada all'interno della città e collega tanti cittadini del Lazio con i loro posti di lavoro e di istruzione». Un concetto ricordato ieri anche da Alemanno: «Il Gra è una strada interna alla città, non come la tangenziale di Milano che passa a chilometri di distanza». La pensa così anche Fabio Rampelli: «L'accusa di arretratezza culturale lanciata da Castelli agli amministratori romani è destinata a ricadergli addosso. È lui infatti a ignorare il reale uso del Raccordo, che ormai è considerato anche da un punto di vista urbanistico una strada urbana». A sottolineare la difficoltà politica in cui nuotano anche gli amministratori laziali stretti tra l'incudine del Pdl e il martello Leghista - soprattutto su un tema come quello del pedaggio sul Gra - ci ha pensato il deputato del Pd Enrico Gasbarra: «Assistere ai battibecchi tra Polverini, Alemanno e i ministri del loro governo è umiliante e offensivo. In particolare per i cittadini romani». Mat. Vin.

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