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Indagati i medici del Santa Lucia

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È questo l'epilogo della reiterata occupazione di via Cristoforo Colombo del 20 giugno scorso ad opera di operatori sanitari e pazienti della Fondazione Irccs Santa Lucia. La protesta sotto la sede della Regione era stata organizzata per sollecitare la governatrice Renata Polverini sulla questione dello sblocco dei fondi e per avere garanzie sul futuro della struttura, polo d'eccellenza per la riabilitazione motoria nel Lazio e in Italia. A far degenerare la protesta e a spingere i manifestanti a occupare la strada bloccando il traffico fino a sera erano state le parole della stessa Polerini: «Di più di quello che sto facendo non posso fare». In seguito a quell'azione sono stati così notificati dieci avvisi di garanzia ad altrettante persone, medici e rappresentanti sindacali ricevuti dai tecnici dell'assessorato indentificati grazie ai docuimenti rilasciati all'ufficio passi di via Rosa Raimondi Garibaldi. All'azione penale oltre duecento operatori sanitari del Santa Lucia, tra cui tutti i primari, hanno reagito, in segno di solidarietà con i colleghi, autodenunciandosi. Un ulteriore gesto per sollecitare la Regione a intervenire per salvare il Santa Lucia. Intanto, prosegue la guerra delle cifre tra Fondazione e Regione. Per la Polverini sarebbero stati sbloccati 48 milioni, mentre per il presidente Amadio solo 22,4 a fronte di un debito pregresso stimato in 98 milioni. Dan. Dim.

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