Un ordine del giorno non ferma i pedaggi
Una battaglia è vinta, ma la guerra contro l'introduzione dei pedaggi sul Grande raccordo anulare è ancora tutta da combattere. Ieri la Camera ha dato l'ok col parere positivo del governo a due ordini del giorno proposti dal Pd (primo firmatario Michele Meta) e dal Pdl (prima firmataria Barbara Saltamartini) concordi nell'escludere il Gra dalla lista delle strade soggette a pedaggio. L'asse Pd-Pdl ha retto l'esame di Montecitorio a dimostrazione che ha volte la politica riesce a superare gli steccati e ha trovato larga approvazione tra i parlamentari e le Istituzioni di Roma e del Lazio. È tuttavia solo un primo passo: l'ordine del giorno non blocca infatti il decreto legge 78/2010 convertito in legge 122/2010. L'introduzione del pedaggio sul Gra è prevista da una legge dello Stato e il prossimo passo per scongiurarla è fermare il decreto attuativo della presidenza del Consiglio ancora da varare. Il deputato del Pd Enrico Gasbarra lo ha ribadito in modo netto: «Accogliamo con soddisfazione il parere favorevole del governo, ma ora dalle parole si passi ai fatti per evitare di tassare 1.300 chilometri di strade e milioni di italiani. Dopo l'odg su cui lo stesso governo è stato d'accordo, non rimane che fermare il progetto di Tremonti, fermare il bando dell'Anas, fermare il decreto del presidente del Consiglio perché, com'è ovvio, un semplice odg non blocca il balzello». «Il parere favorevole del governo all'ordine del giorno per l'esclusione del Gra e della Roma-Fiumicino dalla lista delle strade soggette a pedaggio è un grande risultato - ha detto il sindaco Alemanno - La collaborazione tra Istituzioni e la posizione netta dei parlamentari romani e laziali hanno così impegnato l'esecutivo a rinunciare all'introduzione di pedaggi evitando disagi economici aggiuntivi ai pendolari». Soddisfatta anche la governatrice Polverini: «Il parere favorevole del governo va nella direzione giusta. Ora l'esecutivo dia seguito agli odg con provvedimenti concreti in modo da escludere in via definitiva l'introduzione di un balzello ingiusto per i pendolari». «Sui pedaggi oggi si è scritta una buona pagina ma non abbasseremo la guardia», ha detto il presidente della Provincia Zingaretti che contro il pedaggio sul Gra era ricorso al Tar. Grida vittoria per il parlamentare Pd Meta: «Accogliamo con soddisfazione il parere favorevole del governo al nostro odg».