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Ladri matti per il Bike sharing

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Ilservizio bike sharing è finito nel mirino dei ladri. Viene rubata più di una bicicletta al giorno. Il presidente dell'Agenzia per la mobilità, Massimo Tabacchiera, è sconfortato: «Così non possiamo più andare avanti, nell'ultimo anno ne sono state rubate quattrocento». I tempi di «Ladri di biciclette» sono passati da decenni, le bici non sono più un mezzo indispensabile alla vita di tutti i giorni. Ma la razzia che quotidianamente colpisce il servizio a noleggio del Comune è la dimostrazione che ancora oggi le biciclette fanno gola ai malintenzionati. Basta avere gli attrezzi giusti per rompere il perno che le tiene unite alle colonnine. Già un anno fa Tabacchiera aveva lanciato l'allarme: in soli due mesi ne erano state rubate 45. Ogni tanto i ladri vengono presi. Come il 15 giugno scorso, quando tre ragazzi appena maggiorenni furono arrestati in piazza del Biscione, vicino a Campo de' Fiori, proprio mentre cercavano di forzare le colonnine del bike sharing. Oggi le postazioni in città sono 29 e contano 379 colonnine. I Municipi serviti sono quattro: I, II, III e XIII. Il parco mezzi un anno fa è stato rivoluzionato con l'acquisto di 150 nuove biciclette. Molte però sono ancora in condizioni pietose. Campanelli rotti, sellini distrutti, gomme forate. Nonostante i disagi, gli utenti sono in continuo aumento. Circa 150 persone al giorno utilizzano il servizio. Per evitare che i furti continuino a ritmi forsennati, l'Agenzia della Mobilità, ha deciso di affidare il servizio ai privati in cambio di pubblicità. Le postazioni passeranno da 29 a 70 e saranno estese ai municipi ancora sguarniti. Le biclette saranno tutte cambiate. I soldi (due milioni) li metteranno i privati che a loro volta saranno autorizzati ad affiggere 1.500 metri cubi di pubblicità in città. Tradotto: 300 pannelli sottovetro e illuminati, grandi 2,20x1,80 metri, con gli spot pubblicitari che scorreranno a rotazione su un lato. Sull'altro lato si potranno consultare informazioni sul traffico. Sarà possibile anche installarci delle telecamere. Tabacchiera ha assicurato che i pannelli non verranno messi in centro storico. Lo scopo del nuovo servizio sarà proprio quello di ridurre i furti di biciclette. Verrà introdotto il pagamento con carta di credito. «Il sistema attuale è vecchio e non funziona. Sarà più comodo prendere le bici senza doversi abbonare come adesso. In pratica, funzionerà come a Parigi». Le tessere elettroniche da 5 euro quindi andranno in soffitta. «Il bando europeo - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Marco Visconti - potrà essere pubblicato dopo l'ok del Consiglio al bilancio». Tra sei mesi si dovrebbe essere pronti. I furti delle biclette, comunque, non affliggono solo chi prende la bici in bike sharing. Anche per chi ha una bici di proprietà è una vera e propria maledizione. «A chi la lascia in strada, anche con le catene più resistenti, viene rubata continuamente - dice il presidente di BiciRoma Fausto Bonafaccia - È una piaga e un problema sentitissimo. Proprio in questi giorni ho incontrato altri appassionati come me a cui è stata rubata anche dieci, dodici volte». Il furto delle biciclette può diventare un vero e proprio business. Nel 2005 i carabinieri scoprirono in un garage di Fondi cento bici rubate. I ladri erano due fruttivendoli, padre e figlio, che rifornivano i mercati rionali di Roma. Una volta scaricata la frutta tornavano a Fondi con il furgone carico di bici rubate.

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