Le strane dimissioni del presidente Ambrosi
La gestione di Cotral Patrimonio Spa finisce nel mirino della giunta regionale. E l'assunzione dell'amministratore delegato Mauro Calamante come dirigente c'entra relativamente. A catalizzare l'attenzione dell'assessorato è l'asse tra il presidente facente funzioni Tiziano Cerasa e l'ex presidente Piero Ambrosi (che percepiva 105.300 euro lordi l'anno). Il problema è però squisitamente politico. Piero Ambrosi si dimette da presidente con una lettera inviata il 23 febbraio 2010 al Cda, al vicepresidente della Regione Montino e ai presidenti delle Province di Roma, Viterbo e Rieti Zingaretti, Mazzoli e Melilli. «Comunico, al fine di partecipare alle elezioni del 28 e 29 marzo 2010 in qualità di candidato al Consiglio Regionale del Lazio le mie dimissioni e la cessazione dalle funzioni ricoperte con decorrenza immediata», si legge nella lettera. Ambrosi non vuol giustamente creare disagi ai colleghi di partito, il Pd, né generare cause di ineleggibilità. Da una visura effettuata il 21 maggio 2010 infatti Ambrosi risulta presidente proprio fino al 23 febbraio 2010 e non figura tra i consiglieri di amministrazione di Cotral Patrimonio Spa il cui management è così composto: Tiziano Cerasa consigliere e presidente facente funzioni, Mauro Calamante amministratore delegato, Andrea Palma, Antonio Picarazzi consiglieri e Moreno Angelini revisore unico. Tutte le cariche scadono il 31 dicembre 2011, meno quella del revisore in scadenza il 31 dicembre 2010. Caso chiuso? Macché. Piero Ambrosi non viene eletto alla Pisana (in seguito alla scomparsa di Mario di Carlo è oggi il primo dei non eletti del Pd in Consiglio Regionale) e una seconda visura effettuata il 13 giugno 2010, pur confermando la cessazione dell'incarico di presidente del Cda il 23 febbraio 2010, dà una fisionomia diversa del consiglio di amministrazione. Tiziano Cerasa figura sempre come consigliere e presidente facente funzioni e Calamante è sempre amministratore delegato. Il nome del dimissionario Piero Ambrosi figura però come consigliere insieme a quelli di Andrea Palma e Antonio Picarazzi e a quelli di Moreno Angelini come revisore unico e di Domenico Cacace come procuratore generale. Il mandato di Ambrosi scade il 31 dicembre 2011. Cos'è accaduto? Perché Ambrosi è di nuovo consigliere? Eppure la lettera inviata il 23 febbraio 2010 al Cda aveva un oggetto inequivocabile (o equivocabilmente generico): «Piero Ambrosi, dimissioni e cessazione dalle funzioni in Cotral Patrimonio Spa». Il presidente facente funzioni e il Cda avrebbero sostenuto in una riunione con l'assessore che Ambrosi si sarebbe dimesso solo dal ruolo di presidente. Il centrodestra, oggi al governo della Regione, legge malizia nell'atteggiamento di Cerasa e Ambrosi: le dimissioni di Ambrosi avrebbero consentito alla Polverini e all'assessore Lollobrigida di nominare un nuovo presidente e un nuomo membro del Cda, rompendo un consiglio praticamente monocolore, tutto composto da esponenti di centrosinistra. Ciò avrebbe accelerato il riaccorpamento di Cotral Patrimonio in Cotral Spa dopo l'approvazione del nuovo statuto di quest'ultima. La finanziaria regionale prevede tale l'accopramento e in assessorato si stanno studiando le modalità con cui operare. Vista la strenua resistenza del management c'è chi pensa alla revoca del Cda, chi ipotizza una soluzione simile a quella di Cotral, con un cida tecnico in scadenza il 31 luglio. Dopo quella data se ne saprà di più. Dan. Dim.