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L'opposizione attacca: svendopoli

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Inattesa di riprendere i lavori in Aula Giulio Cesare il dibattito va avanti a suon di comunicati stampa, con il Pd che attacca. «Siamo alla solita arroganza e a una gestione opaca da parte del sindaco Alemanno. Un conto è salvare l'azienda con la patrimonializzazione, altro è svendere a un fondo immobiliare un grande patrimonio storico dell'azienda pubblica romana. Daremo battaglia per evitare tutto questo», tuona il capogruppo Marroni. Anche Valeriani invita Alemanno «a ritirare la delibera-truffa, una porcheria che svende il patrimonio Atac». Policastro minaccia: «Non accetteremo forzature». Il segretario romano Miccoli parla di «truffa ai cittadini», Panecaldo denuncia una vera e propria «svendopoli». Mentre il capogruppo Udc Onorato esorta Aurigemma «a dissociarsi da un atteggiamento suicida» e a convincere il sindaco «a ritirare la delibera 35» annunciando battaglia a suon di emendamenti e ordini del giorno. Pronta la replica dell'assessore Aurigemma: «AVogliamo salvaguardare l'azienda, patrimonio di tutti i cittadini. Gli sforzi fatti non sono bastati a riportare l'opposizione sulla strada della ragionevolezza. Il centrosinistra mostra il suo volto disfattista. Noi continueremo comunque nella politica del dialogo». Guidi parla di «delibere necessarie e indifferibili», mentre Cantiani sostiene che il piano del Comune «è l'unica strada per il rilancio dell'azienda».

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