Scoperta fabbrica del falso

Leindagini, condotte dai militari del I Gruppo coordinati dal pm Marianna Valvo della Procura di Nola, sono partite da alcuni controlli casuali su alcuni furgoni carichi di partite di merce contraffatta all'ingresso della capitale. Con Gps e intercettazioni telefoniche i finanziari hanno individuato il luogo di produzione e di stoccaggio del materiale contraffatto e anche le modalità operative dell'organizzazione che aveva la sua base logistica a Castelnuovo di Napoli e si serviva di un locale in disuso nei sotterranei di un complesso residenziale. All'interno le apparecchiature necessarie al confezionamento dei capi che partivano, camuffati con documenti di copertura, alla volta di Sardegna, Sicilia, Umbria e Lazio.