Saranno sospesi dall'ordine
Suquesto punto Gerardo Longobardi, presidente dell'Ordine di Roma, è chiaro: «Non bisogna lasciare che il polverone sollevato dalla vicenda appanni la rispettabilità di tanti professionisti. Il compito dei commercialisti - precisa - è aiutare i contribuenti, non favorire gli evasori fiscali. Anzi, spesso i commercialisti collaborano attivamente con il fisco. E posso garantire che la deontologia professionale è la prima preoccupazione dell'Ordine». Però il caso Pambianchi getta una cattiva luce sulla professione. «È innegabile che questi fatti creino disagio. Anche perché ci siamo molto spesi per valorizzare questa figura professionale, troppo spessa oggetto di facili - e infondate - critiche. Ma questo nostro disagio non vuol dire che non interverremo: un Ordine non può e non deve mai coprire i propri iscritti». Che misure adotterete nei confronti di Pambianchi e Mazzieri? «Abbiamo aperto un fascicolo disciplinare sul caso già ad ottobre, quando si è diffusa per la prima volta la notizia delle indagini sulla stampa, invitando i due a mandare delucidazioni al riguardo. A seguito dell'arresto abbiamo convocato la commissione disciplinare, che sospenderà i due iscritti per tutto il tempo per il quale saranno sottoposti a provvedimenti di restrizione della loro libertà personale». E poi? «E poi dipenderà dall'esito del procedimento penale. Prenderemo atto delle conclusioni dei giudici e agiremo di conseguenza. Quali sono le opzioni? «Quelle a disposizione di tutti gli ordini. Si va dalla censura alla sospensione, fino - nei casi più gravi - alla radiazione». Lei conosce personalmente Pambianchi? «Certo, anche per il suo ruolo di presidente di Confcommercio, con il quale avevamo stipulato un accordo con il nostro ordine». E colgo l'occasione per augurare a lui e Mazzieri di poter fare chiarezza». Val. Mac.