Non resta che lo sportello rom
Trasferimenti dei nomadi bloccati per la seconda fase della bonifica di rifiuti tossici a La Barbuta. E due delle tre aree che ancora mancano all'appello e che impediscono la chiusura di Tor de'Cenci, Baiardo, Foro Italico, Monachina, Arco di Travertino, Spellanzon, Sette Chiese. Insomma, la meta del piano nomadi (luglio 2009) slitta ancora; doveva andare in porto a fine 2010, poi questa primavera, e ora si guarda a fine anno, quando sarà finalmente pronto il campo de La Barbuta, dove confluiranno i nomadi, che oggi restano dove sono. Ma potrebbe esserci un'altra novità, che non piacerà ai residenti: due campi che dovevano essere cancellati, Lombroso e Cesarina, destinati a restare aperti, sempre per la difficoltà a trovare aree che potrebbero accoglierli. Ieri mattina la visita del sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu, è diventata l'occasione per rifare il punto sul piano nomadi. «Ha subito rallentamenti. L'obiettivo resta però quello di completarlo entro la fine dell'anno» ha confermato Alemanno, durante la visita del Camping River con Oprescu, c'erano il prefetto Giuseppe Pecoraro, l'assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Sveva Belviso, il delegato del sindaco Giorgio Ciardi. I trasferimenti dei nomadi sono bloccati dalle operazioni di bonifica a La Barbuta ma, ha spiegato Belviso, «l'area verrà consegnata a luglio, quindi finiremo il campo entro la fine dell'anno». A Roma ci sono 70 mila romeni perfettamente integrati (il doppio per Sant'Egidio). E Alemanno li invita a iscriversi alle liste elettorali. Ma Roma continua a essere un'attrattiva anche per i rom romeni, gli adulti maschi sono il 99% delle presenze nei micro accampamenti abusivi. A marzo, dopo la morte dei fratellini a Tor Fiscale, si contarono 200 accampamenti illegali. Ne sono stati smantellati 150. Ne restano altrettanti. Le baraccopoli si riformano nonostante «le presenze sono diminuite, perché c'è stato chi è ritornato in patria» ha detto Alemanno, che a luglio presenterà un rapporto delle presenze sul territorio: «la Questura ci ha detto che sono molto diminuite ma è necessario fare il punto con altri dati incrociati». Ieri pomeriggio, Oprescu insieme con Ramona Badescu, delegata di Alemanno o ora anche del sindaco di Bucarest, ha inaugurato uno Sportello in via della Greca per tutti i romeni, anche rom, collegato con un struttura a Bucarest che metterà in contatto con le altre città romene di provenienza. Faciliterà anche i ritorni in patria, di chi si aspettava di vivere tra le frasche ma - con la politica degli sgomberi - non ha trovato l'America. Questo ufficio pubblicizzerà il servizio in romeno fornito dallo 06.06.06 per tre ore al giorno, dal lunedì al venerdì. E ieri è arrivato il decreto legge sulle espulsioni. «Da molto tempo aspettavamo questo strumento - ha detto Alemanno - se, quando la leggeremo, la legge sarà simile alle nostre attese sarà finalmente possibile espellere i cittadini comunitari che violano la legge così come gli extracomunitari». G. M. Col.