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Carri e baci all'ombra del Colosseo

Gaypride

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«Siamo un milione e questa manifestazione è solo l'inizio della rivoluzione». Il popolo Glbt (Gay-lesbo-bisex-trans) nel pomeriggio di ieri ha tenuto in ostaggio buona parte della città. Come impone il protocollo un corteo pacifico e sui generis: sui carri che hanno sfilato da piazza Repubblica fino al Circo Massimo passando sotto il Colosseo c'è chi ha optato per le piume colorate e chi invece ha preferito un costume minimale, chi si è truccato e chi si è colorato il volto con l'arcobaleno della pace. Il tutto annaffiato da fiumi di birra. L'anima del corteo erano i quaranta carri allegorici su cui ballavano le drag queen. I colori ricorrenti erano quelli della bandiera italiana. Durante il corteo i manifestanti hanno mostrato uno striscione con la mappa dei diritti di gay, lesbiche, bisex e transgender per mostrare la situazione legale in Europa. Lungo il tragitto turisti e cittadini hanno applaudito i partecipanti alla sfilata, a cui hanno aderito differenti partiti politici. Gay travestiti da centurioni si sono scambiati amorevoli effusioni davanti al Colosseo. Anche la governatrice Polverini ha sfilato assieme ai manifestanti. Seppure contestata da un piccolo gruppo di persone, ha ribadito il suo «impegno contro l'omofobia». Non sono mancati i gay che, nonostante l'accoglienza dimostrata dalla Capitale, hanno contribuito alla trasgressione sbeffeggiando la Chiesa e il Papa. C'è addirittura chi ha scelto di travestirsi da Gesù con la corona di spine in testa. Poi le provocazioni, anche forti. Su alcuni cartelli campeggiava l'immagine ritoccata di Benedetto XVI con la frase «Veste Prada, ma è amica di Satana». La madrina dell'evento che ha aperto il concerto di Lady Gaga al Circo Massimo è stata Claudia Gerini che si è detta «orgogliosa di rappresentare il popolo gay in questa occasione». Non è mancata la beffa finale: quando la cantante americana di origini italiane ha ringraziato il sindaco Alemanno per l'ospitalità, un coro di fischi si è levato dal Circo Massimo. La macchina organizzatrice ha funzionato a dovere: già alle 23 di ieri sera le strade dove poche ore prima aveva sfilato il corteo erano state ripulite.

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