«Pedaggi sul Raccordo? Guiderò la protesta»
.A dire il vero, è molto più di un'ipotesi, dal momento che il Governo ha confermato per l'ennesima volta l'arrivo del balzello. Alemanno allora ha garantito: «Guiderò la protesta, c'è un impegno serio e nelle prossime giornate lo porteremo in Parlamento e nelle piazze. Questa cosa non deve assolutamente passare». Per poi ribadire il famoso: «Se faranno un casello sul Gra, lo sfonderò con la macchina». Eppure il viceministro Castelli due giorni fa ha confermato: «Sui pedaggi il governo va avanti». I fatti al momento gli danno ragione. La bocciatura del ddl Reguzzoni sulla regionalizzazione dell'Anas, infatti, non ha nulla a che vedere con l'introduzione dei pedaggi già decisi con la legge 122 del 2010. Manca solo il decreto attuativo del presidente del Consiglio. Un provvedimento atteso ormai da mesi. Provincia, Regione e Comune si sono sempre opposti con tutte le forze, ma il Governo non ha mai fatto retromarcia, mettendo in grossa difficoltà soprattutto le amministrazioni di centrodestra di Alemanno e Polverini. È su questo terreno che hanno buon gioco le opposizioni. Il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, ha annunciato una mozione per «colmare la debolezza di Alemanno». Per Marroni «è ormai evidente che quello guidato da Berlusconi è un Governo contro Roma. Lo dimostrano la riforma di Roma Capitale bloccata da mesi, l'ipotesi di delocalizzare alcune sedi dei ministeri fatta da alcuni esponenti della Lega, i continui tagli per le risorse della Capitale e da ultimo lo spettro continuo dei pedaggi sul Gra». Nel giro di poche ore il Pdl capitolino è tornato ad urlare con forza tutta la sua contrarietà alla tassa sul Raccordo. Il consigliere del Pdl Federico Rocca ha proposto di «portare la protesta sotto ai ministeri leghisti». Il leader de La Destra Francesco Storace ha chiesto «un gesto forte del sindaco», invitandolo, nel caso non riceva risposte, «a restituire le chiavi della città al Governo». Per questi motivi Alemanno si è proposto come «garante di una protesta trasversale che coinvolga tutti». Appello caduto nel vuoto, vista la risposta del segretario romano del Pd Marco Miccoli: «Alemanno non è credibile a guidare la protesta». Intanto lo spettro dei pedaggi resta.