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Inghiottito dalle acque del lago

Il luogo della scomparsa

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A Bracciano, la stagione balneare si è aperta nel modo peggiore. Il tuffo, il tempo di qualche bracciata sul lungolago Argenti, e di lui si sono perse le tracce. Una tranquilla domenica dall'epilogo tragico per un ragazzo romano, di soli trent'anni. Probabilmente colto da malore, i vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri della locale Stazione, continuano a pattugliare la zona. Le speranze di ritrovarlo in vita, in ogni caso, sono minime. Erano da poco passate le 12 quando l'amico del ragazzo, suo coinquilino, anch'egli romano, ha lanciato l'allarme. Dopo il pranzo, i due si sono tuffati in acqua. A pochi metri dalla riva, però, qualcosa è andato storto. I vigili del fuoco, che hanno condotto le operazioni di pronto soccorso, optano per l'ipotesi di un malore improvviso non avendo il ragazzo né chiesto aiuto né manifestato segni di insofferenza. «È sparito in un attimo, sotto ai miei occhi», avrebbe spiegato l'amico ai carabinieri. Le ricerche della squadra di sommozzatori sono proseguite fino alle 19, sono stati perlustrati tanto il fondale quanto la superficie del lago, senza riscontri positivi. Le attività di recupero continueranno questa notte, ci si avvarrà dell'utilizzo di sonar, ed eventualmente nella mattinata di domani. Informata la famiglia, l'amico del ragazzo è stato condotto in caserma, in attesa di qualche buona notizia. Possibilità questa che, purtroppo, col passare delle ore, si assottiglia sempre più.

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