Muore dopo l'operazione alla tiroide Medico indagato per omicidio
Laprocura ha avviato un'inchiesta sulla morte di un paziente del Policlinico Casilino, Giancarlo Palmieri, 63 anni, avvenuta il 9 giugno scorso dopo un mese di coma. Nella vicenda è indagato per omicidio colposo S. M., chirurgo di guardia in servizio la sera dell'8 maggio scorso. Palmieri era stato ricoverato per un intervento di tiroidectomia retrosternale e l'intervento era perfettamente riuscito. Poche ore dopo l'operazione, secondo quanto riportato nella denuncia alla magistratura fatta dal figlio del paziente con l'assistenza dell'avvocato Maurizio Cecconi, l'uomo iniziò a manifestare però problemi respiratori. Avvisato dagli infermieri il chirurgo di guardia prescrisse la somministrazione per via venosa di Bentelan, senza recarsi, è detto nella denuncia, a visitare il paziente, e quindi senza «esaminare obiettivamente entità e natura dei disturbi rappresentati». Le condizioni di Palmieri cominciarono progressivamente a peggiorare: in particolare si verificò l'irrigidimento del collo. Sollecitato nuovamente dal personale e dai familiari del paziente, il medico «visibilmente infastidito» si legge nella denuncia, visitò Palmieri e alla domanda del figlio se la situazione fosse preoccupante avrebbe risposto: «No», raccomandando «di lasciare in pace il malato, perché è tutto a posto». Ulteriori timori furono rappresentati dal figlio del paziente nel corso della notte, a fronte delle ripetute difficoltà del genitore a respirare, ma la risposta del chirurgo di turno, è sottolineato nella denuncia, era sempre che «era tutto normale». Ma poi entrò in coma.